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Al centro del potere
Orcel, senza saperlo?, muovendo
Unicredit all’acquisto di Bpm, ha toccato il drago del Potere Immarcescibile, silente
ma vigile. Il drago del Centro politico, della grande pancia del potere, un
tempo confessionale (democristiana), ora diffusa ma sempre salda al centro del
potere.
Bpm, ancora dopo la cura Castagna, è
pur sempre un bastione delle Popolari. Il cui passaggio in piazza Affari non ha
nemmeno dieci anni. Delle (ex) popolari di Milano e di Verona, cioè della
Lombardia e del Veneto. Il radicamento che ha fatto gola a Unicredit – Intesa si
è moltiplicata con la Cariplo, Unicredit cerca l’analogo.
Orcel e Castagna sono a loro volta
entrambi grandi maghi, avendo entrambi moltiplicato, nei pochi anni di gestione,
di cinque (Orcel) e sette (Castagna) volte il valore delle loro banche - la capitalizzazione
in Borsa. Quindi la partita non sarà facile tra due campioni. Per il napoletano
Castagna sarebbe la seconda evizione a Milano – la prima fu nel 2012 la
cacciata da Intesa, per fare posto a Messina. Ma contro Unicredit Castagna ha con
sé la politica.
La Lega, che si ritiene ancora la
patrona politica di Lombardia e Veneto (lo è, è in carica), è scesa in campo subito.
Ma anche Meloni ha ambizioni di durata, di potere, essendo cresciuta molto al
Centro. E naturalmente il Pd, erede naturale nelle due regioni del potere delle
Popolari. Con Forza Italia che, pur professando il mercato e la libertà d’impresa,
non vuole abbandonare il campo.
L’ops Unicredit non ha aperto una partita
tra banche, tra azionisti e management, ha sfidato il potere, per una volta
unito.
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