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mercoledì 20 novembre 2024

Cronache dell’altro mondo – giudiziarie (305)

I giudici della Suprema Corte durante la seconda guerra mondiale erano in tutto asserviti al presidente Roosevelt. Dal quale erano stati nominati, sette su nove di essi all’entrata in guerra degli Stati Uniti.
Lo studio di un costituzionalista, Ciff Sloan, “The Court at War”, trova le decisioni della Corte tutte allineate alle decisioni presidenziali, dal controllo dei prezzi all’internamento degli americani di origine giapponese. Contravvenendo al principio della divisione dei poteri, quasi tutti i giudici operarono anche come consiglieri e consulenti di F.D.Roosevelt, dalle nomine ai regolamenti e alle strategie politiche.
La concorde riconoscenza verso il presidente contrasta con le frequenti liti e i pettegolezzi che dominarono in quegli anni la vita interna della Corte Suprema. Il più litigioso sarebbe stato Felix Frankfurter, l’avvocato liberal di origine austriaca, uno dei fondatori nel 1920 dell’Aclu, American Civil Liberties Union, e negli anni 1920 costante e veemente difensore di Sacco e Vanzetti.

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