Cronache dell’altro mondo – securitarie (304)
Nuovo ministro della Sicurezza
Interna, nominata da Trump, sarà Kristi Noem, la governatrice del Sud Dakota, uno
degli Stati americani meno popolosi, il 46mo. Governerà, più che sui servizi di
sicurezza, sugli immigrati irregolari. Che si presume siano più del milione scarso
di abitanti del Sud Dakota.
Il ministero della Sicurezza
Interna è stato creato un anno dopo l’attacco alle Torri Gemelle, per vigilare
su possibili nuovi attacchi. Ha molte competenze, che interferiscono col resto
dell’amministrazione, ed è stato in più occasioni criticato, con molte proposte
di abolizione.
Noem, cinquantenne, già autrice di due
libri di memorie di successo, entrambi all’insegna del “no”, “Not my First Rodeo”
e “No going Back”, è appassionata di caccia e decisionista – nel secondo libro ricorda di avere ucciso un
suo cane da caccia perché “non obbediva”, oltre che una capra vecchia e sporca
che minacciava la sua bambina. Cresciuta in campagna, nella fattoria dei
genitori, di origine norvegese, ha sempre vinto i test politici ai quali ha
concorso. È stata deputata a Washington per quattro legislature. Durante le quali
si è laureata, in Scienze Politiche, all’università del Sud Dakota. A febbraio
del 2018 e a febbraio del 2022 è stata eletta governatrice del suo Stato.
Kristi Noem è conservatrice in tema
di aborto e di diritti delle minoranze sessuali. Aderente del Tea Party, il
gruppo più conservatore del partito Repubblicano prima del Maga di Steve Bannon,
Make America Great Again. Su posizioni liberali e liberiste: nato contro il salvataggio
delle banche con i soldi pubblici nel 2009, la sua sigla (in origine collegata
allo storico Tea Party di Boston a fine Settecento, che accelerò la rivoluzione
e l’indipendenza) viene ora letta come Taxed Enough Already, già troppo
tassati.
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