Cronache dell’altro mondo – vendicative (309)
Il “Washington Post” tiene una
rubrica settimanale, la domenica, sui processi contro Trump, “il primo ex presidente
degli Stati Uniti mai incriminato”. Questa domenica passa in esame le sue nomine
al ministero della Giustizia. Tre suoi avvocati, di cui il giornale trova a tutti
titoli eccellenti. Todd Blanche, vice-ministro, Emil Bove, sottosegretatio, John
Sauer, avvocato dello Stato. Niente da dire su Pamela Bondi, procuratrice
generale della Florida indicata futuro ministro dopo la rinuncia del primo
nominato, Matt Gaetz, che la Cnn accusa di reati sessuali – se non che è
“fedele da lunga data”.
Uno dei tre, Blanche, è “diventato
specialmente frustrato” dai processi federali contro Trump, e potrebbe
diventare il vice-ministro a capo degli uffici e le persone che hanno lavorato
a questi processi. Sotto scrutinio l’operato del “procuratore speciale” Jack
Smith. Blanche e Bove “dovrebbero riesaminare le inchieste dei procuratori di
Jack Smith e le loro interazioni con gli agenti Fbi”.
La giustizia come forma della
vendetta?
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