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lunedì 4 novembre 2024

Germania – la caccia al voto si fa a destra

Manca ancora un anno al voto politico, poco meno, ma lo smarcamento del liberale Lindner, il ministro delle Finanze della coalizione che regge il cancelliere Scholz, apre una sorta di “qualificazioni”, in termini sportivi, al voto: il partito liberale, minacciato di estinzione, sempre sotto il 5 per cento nelle ultime elezioni locali, si riposiziona a destra, dove è sempre stato. E dove l’opinine prevalente in Germania oggi si colloca - sui temi sensibili: energia (transizione verde), immigrati, guerra.
In Germania non c’è la possibilità di un governo di centro-destra: dovrebbe includere Alternative für Deutschland e questo non è possibile. Vige in Germania, benché non detta, una preclusione “democratica” contro Afd, analoga a quella “repubblicana” in Francia in atto da un quarantennio contro il lepenismo, ora Rassemblement National. La gara è però aperta per impedire che Afd diventi un partito maggioritario, a spese della Cdu\Csu.
A metà ottobre, quindi a poco meno di un anno dalle elezioni politiche, previste per fine settembre 2025, le intenzioni di voto davano un elettorato orientato verso il centro-destra: a destra della Cdu\Csu, la forza politica centrale, stabile attorno al 30 per cento dei suffragi, Afd col 17-18 per cento e Sahra Wagenknecht col 6-7 per cento vedevano il centro-destra al 53-56 per cento - senza contare i liberali, ormai al 3-4 per cento.

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