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giovedì 21 novembre 2024

La giustizia autonoma dei Procuratori

Non si è innocenti se non lo vuole il Procuratore della Repubblica. Che a difetto di colpe, o anche in caso di assoluzioni pronunziate, può continuare a considerarti colpevole. O forse non a considerarti, ma a dire agli amici e conoscenti, specie ai cronisti giudiziari al suo orecchio, che comunque sei un lestofante.
Il vice-presidente della Regione Liguria, nella gestione Totti e in quella nuova, votata a ottobre, Alessandro Piana, lamenta di essere stato indagato per un anno per un fatto che non ha commesso e non poteva scommettere – un giro di squillo a base di stupefacenti. “L’indagine era chiusa da tempo, ma si è voluto attendere”, lamenta – attendere le elezioni un mese fa.
La notizia della chiusura delle indagini e senza il suo nome fra i rinviati a giudizio, è stata data solo tre giorni fa, dopo la sua conferma alla vice-presidenza. La Procura cioè voleva non solo danneggiarlo alle elezioni, ma anche nelle nomine post-elettorali.
Il consigliere vice-presidente se ne lamenta con cautela. Senza colpa per nessuno, e anzi con professioni di stima per i giudici. Perché sa che ci sarebbero ritorsioni. Cioè, i giudici si temono. Ma questo non interessa a nessuno, nemmeno a Mattarella – ha paura pure il presidente della Repubblica?

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