La terra vista dalla luna
Tradotta dal
tedesco e postfata da Quirino Principe, è l’antologia di saggi che nel 1975,
quando Jünger era ancora in piena forma, appena ottantenne, fu compilata dal germanista
jungeriano francese Henri Plard. Con la prefazione (una nota sulla
compilazione) dello stesso Pilard. Senza la nota sugli “Ottant’anni” con cui Jünger
chiudeva la raccolta.
Jünger al suo
meglio, narratore dell’inenarrabile, e pensatore – più profondo che curioso. La
“Lettera dalla Sicilia all’uomo nella luna” e “Linguaggio e anatomia”, due
testi che da soli fanno un denso libro, argomenta il mondo come (possibilmente)
visto da fuori, con ovvietà incongrue, e incongruità invece rispettabilissime.
Soprattutto sulla realtà (durezza, naturalezza) dell’intelligenza e della
fantasia il primo. Una semiologia appassionante degli organi umani il secondo, lunga,
distesa, densa di connessioni linguistiche (mens-mentula, etc., quante
cose spiega il latino! o conceptio, cunno-captio, impossessamento
passivo, femminile, delle idee).
Una raccolta di
infinite scoperte. Speciale, esilarante, quella delle mani: delle dita, di
destra e sinistra, del contatto (la stretta), della distanza, del saluto
romano, dell’abbraccio invece della stretta. Fino alla mano (destra) del re taumaturgo
(fino a Luigi XVIII), che guariva le scrofole toccandole. O del pugno. Della
testa e del piede, un romanzo. Il serpente, l’essere “più lontano dall’attitudine
umana”, per essere tutto piede “in rapporto alla sua superficie totale”, ma il più
venerato, dalla Bibbia e da Esculapio a Pergamo, dalla medicina. E non si dice “Come
sta?” – in italiano nel testo – la salute ponendo nei piedi? E i sensi? “I
sensi sono parti del senso inerente a ogni vita” – sono nel sentimento, nella
sensazione, nella sensualità.
Riflessioni
sistematiche anche ne “Lo scarabeo spagnolo”. Racconti per qualche verso affascinanti
gli altri, benché non siano storie d’amore e morte, né di amicizia e tradimenti,
né di avventure – non nel senso dell’esotico: “Presso la torre saracena”, “Terra
sarda”, “Tre ciottoli”, “Una mattina ad Antibes”, “Balcone sull'Atlantico”, “I
demoni della polvere”.
Ernst Jünger, Il
contemplatore solitario, Guanda, pp. 352 € 19
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