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venerdì 8 novembre 2024

L’America illiberale - ma è quella anti-Trump

Si leggono con raccapriccio i commenti della stampa impegnata americana al trionfo elettorale di Trump – ottenuto con mezzi e investimenti minori che la concorrente democratica. Browning e la “New York Review of Books”, solitamente palestra intelligente delle cose del mondo, fanno eccezione, per la stupidità, sotto forma di superiore intelligenza.
Di Browning, storico della Germania tra le due guerre, quindi di Weimar, del nazismo e dell’Olocausto, ripropone a commento del voto, volendo spiegare il successo di Trump, un saggio del 2018, “The Suffocation of Democracy”, nel quale egli nota “varie preoccupanti similarità e una importante differenza”, Più preoccupante questa delle “similarità”, poiché è la “forma” della democrazia a copertura dell’illiberalismo – non ci sono i manganelli, ci sono i giudici, le imposture e la tracotanza. Ma non quelle di Trump.
Per quanto il vanitoso personaggio possa essere sgradevole, non si ricordano atti d’illiberalismo della presidenza Trump. Non ha fatto condannare nessuno. Non ha nemmeno perseguitato nessuno. Mentre ci sono stati invece il Russiagate, tre anni di (costose, e ridicole, vennero pure a Roma…) indagini promosse su un “documento” redatto da una ex spia inglese su commissione di Hillary Clinton nella campagna elettorale contro Trump. E i tanti processi di giudici democratici, in attività politica, i procuratori di New York Alvin Bragg e Jack Smith, e il giudice Juan Merchan, facendo strame e ludibrio della legge, per condannare Trump per cinquanta, settanta, ottanta capi d’accusa. Roba da Ridolini più che squallida (i processi politici sono di squallore indicibile, avendoli vissuti di persona). Ma senza senso del ridicolo evidentemente, nella storiografia e nella stampa impegnata, oltre che nei (piccoli politicanti nominati) giudici.  
Trump è stato eletto, anche a New York per la prima volta, la prima volta di un repubblicano, per altri motivi, ma per chi fa la storia, o anche solo la legge, sono raccapriccianti, sì, ma in senso inverso. Dov’è l’illiberalismo?
Christopher R. Browning, The Suffocation of Democracy”, “The New York Review of Books”

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