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venerdì 29 novembre 2024

Meloni al centro in Europa

“Migrazione priorità dell’Europa”, spiega il neo presidente del Consiglio Europeo, il governo politico europeo, il portoghese Antonio Costa, socialista: “Con Meloni lavoreremo bene”. Meloni non ha votato Costa per la presidenza, ma Costa non se ne fa un problema: “Meloni è stato il primo leader che ho visitato. Abbiamo parlato molto bene, sono sicuro che lavoreremo molto bene insieme”.
Continua lo sfondamento di Meloni in Europa. Sottovalutato dai media in Italia, ma importante di fatto, e anche interessante. Per avere il suo appoggio von der Leyen, giù pluriministro in Germana e esponente di primo piano della Dc tedesca, la Cdu\Csu (i Popolari), ha rischiato la bocciatura al secondo mandato, al voto del Parlamento.
Meloni è diventata centrale per i Popolari, non da ora, soprattutto in Germania. In tutta Europa ma in Germania di più: per provare a bloccare la valanga popolare verso la destra estrema - e la sinistra-destra estrema, di Afd e di Sahra Wagenknecht - contro l’immigrazione incontrollata.
Collegata al tema immigrazione è ora infine una politica europea verso il Mediterraneo. Anche questa una strada aperta da Meloni, col Piano Mattei. Dopo sessant’anni di resistenze, la Commissione di Bruxelles si dota infine di una Direzione Mediterraneo – tra l’altro confidata a un italiano, l’ambasciatore Sannino (con un commissario per il Mediterraneo, incarico provvisoriamente affidato alla croata Šulka, del partito Hdz, nazionalista, anche se non fa parte dei Conservatori europei, lo schieramento di Meloni). Un’area dove il problema maggiore in questo momento è proprio l’immigrazione. Da regolare con accordi con i Paesi africani e mediorientali che più alimentato i flussi.

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