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venerdì 15 novembre 2024

Ombre - 746

Succedono brutte cose. L’albergatore che non vuole israeliani, “colpevoli di genocidio”. Il gestore del cinema che rifiuta il film su Liliana Segre. La sordina a feste e manifestazioni ebraiche. E non è antisemitismo – in America le stesse cose sono opera e raccomandazioni di ebrei anti-sionisti. Bisognerebbe prendere atto che la legge di Mosé, o del taglione, è limitata.
 
“Leoncavallo, tre milioni ai proprietari per il mancato sgombero. Paga il Viminale”. Agli eredi dell’immobiliarista Cabassi - cui al suo tempo Milano non concedeva buona fama. Non si può dire che la giustizia non sia politica, della peggiore: la sovversione. Quanto giudici (non) hanno avuto a favore gli “squadristi di sinistra” del Leoncavallo, “grande cuore” di Milano?
 
Perquisizioni e arresti in Campidoglio per gli appalti. Anche del giubileo. Anche del giubileo straordinario 2016. E niente. Poche righe sul “Corriere della sera”. Solo pagine romane per “la Repubblica”. Come non detto.
 
Morosini, il capo del Tribunale di Palermo che boccia Meloni sui paesi sicuri (paesi di provenienza degli immigrati irregolari), era il presidente di Magistratura Democratica, la corrente dei giudici del Pd. Succeduto da Albano, la giudice di Roma che per prima ha bocciato Meloni. Bianconi, “Corriere della sera”, gli chiede: “Non è legittimo il sospetto di orientamenti politici applicati ai provvedimenti?” Morosini non obietta: “In ogni caso ci sono le impugnazioni: se un provvedimento non convince si va da un altro giudice”. Ma non quello italiano, che magari, dopo qualche anno, capita che decida. No, furbo, la Corte europea, i galantuomini che si fanno un merito di non faticare.
 
C’è molto più militantismo anti-Trump sul “Corriere della sera” e “la Repubblica”, perfino sul “Sole 24 Ore”, che sui giornali americani dichiaratamente anti-Trump. Non nelle corrispondenze, nella titolazione, nell’evidenziazione. C’è un motivo?
 
Nessuno in America contesta alle futura ministra della Sicurezza Interna Kristi Noem di avere scritto nelle sue memorie che sarò al suo cane da caccia perché “non ubbidiva”. Ma è la notizia, con grande foto da cacciatrice-quasi-marine, della prima del “Corriere della sera”. E, con una foto più piccola, di “la Repubblica”. Siamo in guerra con l’America?
 
Claudio Ranieri, il terzo allenatore dell’As Roma in due mesi – tragicommedia di cui fuori Roma non si percepisce l’acuità – è lo stesso che rilevava la Roma quindici anni fa. La stessa: solo batoste nelle prime gare. Ma con un organico allora di campioni, Totti, De Rossi, Perrotta, tre campioni del mondo 2006, e altri ottimi centrocampisti. Una Roma presieduta da Rosella Sensi, che oggi si scandalizza. Allenata da Spalletti…
Sarà il calcio l’industria della passione? O del capriccio - indisciplina, incapacità di lavorare in gruppo?
 
Landini, araldo salottiero della “rivolta sociale”, porta a palazzo Chigi e regala a Meloni, la fascista, “L’uomo in rivolta” di Camus. Che è un lungo, circostanziato, violento atto d’accusa contro Marx e il sovietismo. Specie nel 1951, quando apparve. Landini ha regalato il titolo ma non ha letto il libro – nemmeno l’indice. Nessun giornale che lo noti: nessuno legge più Camus? nessuno legge più?
 
Oppure è peggio. Sicuramente i giornali hanno redattori e collaboratori che avranno segnalato l’equivoco. Se non altro per essere gustoso. Ma non l’hanno rilevato.
C’è ancora un comitato centrale dell’informazione – c’era, ufficiale, ancora al tempo di Veltroni alla Stampa e Propaganda del Pci, primi 1980 (riuniva una volta a settimana a Botteghe Oscure i  giornalisti compagni per le delazioni sulle redazioni)?
 
Cazzullo ha passato una settimana in America per le presidenziali e ha scoperto che tutti i tassisti di cui si è servito hanno votato Trump. Uno solo dei quali, un uzbeko, era nazista-comunista (pro Hitler e pro Stalin) - tutti eccetto un certo Lorenzo, un afroamericano, che si è fatto ingiustamente 23 anni di carcere, ha beneficiate di indulto di Trump, ma ha votato Harris per fare contenta la madre novantenne: uno eritreo, uno etiope, uno senegalese, uno ecuadoriano, uno salvadoregno. Tutti immigrati col visto, contro gli immigrati irregolari.
Cazzullo ha fatto la scoperta dell’America – ma, poi, chissà se l’America è stata scoperta davvero (chi era Colombo?).
 
Lo stesso “Corriere della sera”, il giornale di Cazzullo, scopre anche che il traffico di immigrati in America dal Messico “è controllato dai narcos, “i veri padroni della frontiera”. Ma in una minima, in fondo a una pagina, a riempitivo.
Però, comunque, perbacco!
E a quando un’analoga scoperta per i traffici su Delo, Lampedusa e Roccella Jonica? Lo deve dire il papa?
 
“Non abbiamo il Libretto di Mao né il Capitale di Marx”, dice alla tv la giudice Albano, presidente di Magistratura Democratica alle assise annuali del suo sindacato. Peccato.
Sarà la giudice solo una buona democristiana – di sinistra naturalmente, come è il Pd romano, padrone degli appalti, anche quelli delle “cooperative” e delle ong dell’accoglienza
 
Amanda Knox  sull’assassinio della sua amica Meredith Kercher ci ha fatto una piccola fortuna – tanto da consentirle di non lavorare: interviste, comparsate tv, uno o due libri, e ora un film. Che gira nei luoghi dell’assassinio. Non è stata lei ad assassinare Meredith, secondo i giudici di Firenze – o meglio secondo la sua avvocata di ultima istanza, Bongiorno. Ma sicuramente sa cosa è sucecsso. La tipica ragazza americana, una delle “innocenti all’estero” che commuovevano Mark Twain?
 
“Mi annoiano le partite di oggi. Si fanno 500 passaggi all’indietro col portiere, che ormai fa il playmaker”, sbotta l’ex allenatore Sonetti ottantenne, he vinceva col Torino i derby con la Juventus: “Vogliono tutti imitare Guardiola”. Senza che nessuno ricordi che Guardiola aveva Messi, che prendeva la palla davanti al suo portiere e in pochi secondi l’aveva portata davanti al portiere avversario. Tanti soldi, ma niente spot – niente agonismo, niente tecnica.

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