Ombre - 746
Succedono brutte cose. L’albergatore che non
vuole israeliani, “colpevoli di genocidio”. Il gestore del cinema che rifiuta il
film su Liliana Segre. La sordina a feste e manifestazioni ebraiche. E non è
antisemitismo – in America le stesse cose sono opera e raccomandazioni di ebrei
anti-sionisti. Bisognerebbe prendere atto che la legge di Mosé, o del taglione,
è limitata.
“Leoncavallo, tre milioni ai proprietari per
il mancato sgombero. Paga il Viminale”. Agli eredi dell’immobiliarista Cabassi
- cui al suo tempo Milano non concedeva buona fama. Non si può dire che la
giustizia non sia politica, della peggiore: la sovversione. Quanto giudici (non)
hanno avuto a favore gli “squadristi di sinistra” del Leoncavallo, “grande
cuore” di Milano?
Perquisizioni e arresti in Campidoglio per
gli appalti. Anche del giubileo. Anche del giubileo straordinario 2016. E niente.
Poche righe sul “Corriere della sera”. Solo pagine romane per “la Repubblica”. Come
non detto.
Morosini, il capo del Tribunale di Palermo
che boccia Meloni sui paesi sicuri (paesi di provenienza degli immigrati irregolari),
era il presidente di Magistratura Democratica, la corrente dei giudici del Pd. Succeduto
da Albano, la giudice di Roma che per prima ha bocciato Meloni. Bianconi,
“Corriere della sera”, gli chiede: “Non è legittimo il sospetto di orientamenti
politici applicati ai provvedimenti?” Morosini non obietta: “In ogni caso ci
sono le impugnazioni: se un provvedimento non convince si va da un altro
giudice”. Ma non quello italiano, che magari, dopo qualche anno, capita che
decida. No, furbo, la Corte europea, i galantuomini che si fanno un merito di
non faticare.
C’è molto più militantismo anti-Trump sul
“Corriere della sera” e “la Repubblica”, perfino sul “Sole 24 Ore”, che sui
giornali americani dichiaratamente anti-Trump. Non nelle corrispondenze, nella
titolazione, nell’evidenziazione. C’è un motivo?
Nessuno in America contesta alle futura ministra
della Sicurezza Interna Kristi Noem di avere scritto nelle sue memorie che sarò
al suo cane da caccia perché “non ubbidiva”. Ma è la notizia, con grande foto
da cacciatrice-quasi-marine, della prima del “Corriere della sera”. E, con una
foto più piccola, di “la Repubblica”. Siamo in guerra con l’America?
Claudio Ranieri, il terzo allenatore
dell’As Roma in due mesi – tragicommedia di cui fuori Roma non si percepisce l’acuità
– è lo stesso che rilevava la Roma quindici anni fa. La stessa: solo batoste
nelle prime gare. Ma con un organico allora di campioni, Totti, De Rossi,
Perrotta, tre campioni del mondo 2006, e altri ottimi centrocampisti. Una Roma presieduta
da Rosella Sensi, che oggi si scandalizza. Allenata da Spalletti…
Sarà il calcio l’industria della passione?
O del capriccio - indisciplina, incapacità di lavorare in gruppo?
Landini, araldo salottiero della “rivolta
sociale”, porta a palazzo Chigi e regala a Meloni, la fascista, “L’uomo in
rivolta” di Camus. Che è un lungo, circostanziato, violento atto d’accusa
contro Marx e il sovietismo. Specie nel 1951, quando apparve. Landini ha regalato
il titolo ma non ha letto il libro – nemmeno l’indice. Nessun giornale che lo noti:
nessuno legge più Camus? nessuno legge più?
Oppure è peggio. Sicuramente i giornali hanno
redattori e collaboratori che avranno segnalato l’equivoco. Se non altro per
essere gustoso. Ma non l’hanno rilevato.
C’è ancora un comitato centrale dell’informazione
– c’era, ufficiale, ancora al tempo di Veltroni alla Stampa e Propaganda del
Pci, primi 1980 (riuniva una volta a settimana a Botteghe Oscure i giornalisti compagni per le delazioni sulle
redazioni)?
Cazzullo ha passato una settimana in
America per le presidenziali e ha scoperto che tutti i tassisti di cui si è
servito hanno votato Trump. Uno solo dei quali, un uzbeko, era
nazista-comunista (pro Hitler e pro Stalin) - tutti eccetto un certo Lorenzo,
un afroamericano, che si è fatto ingiustamente 23 anni di carcere, ha beneficiate
di indulto di Trump, ma ha votato Harris per fare contenta la madre novantenne:
uno eritreo, uno etiope, uno senegalese, uno ecuadoriano, uno salvadoregno.
Tutti immigrati col visto, contro gli immigrati irregolari.
Cazzullo ha fatto la scoperta dell’America
– ma, poi, chissà se l’America è stata scoperta davvero (chi era Colombo?).
Lo stesso “Corriere della sera”, il giornale
di Cazzullo, scopre anche che il traffico di immigrati in America dal Messico “è
controllato dai narcos”, “i veri padroni della frontiera”. Ma in
una minima, in fondo a una pagina, a riempitivo.
Però, comunque, perbacco!
E a quando un’analoga scoperta per i
traffici su Delo, Lampedusa e Roccella Jonica? Lo deve dire il papa?
“Non abbiamo il Libretto di Mao né il
Capitale di Marx”, dice alla tv la giudice Albano, presidente di Magistratura Democratica
alle assise annuali del suo sindacato. Peccato.
Sarà la giudice solo una buona
democristiana – di sinistra naturalmente, come è il Pd romano, padrone degli
appalti, anche quelli delle “cooperative” e delle ong dell’accoglienza
Amanda Knox
sull’assassinio della sua amica Meredith Kercher ci ha fatto una piccola
fortuna – tanto da consentirle di non lavorare: interviste, comparsate tv, uno
o due libri, e ora un film. Che gira nei luoghi dell’assassinio. Non è stata
lei ad assassinare Meredith, secondo i giudici di Firenze – o meglio secondo la
sua avvocata di ultima istanza, Bongiorno. Ma sicuramente sa cosa è sucecsso.
La tipica ragazza americana, una delle “innocenti all’estero” che commuovevano
Mark Twain?
“Mi annoiano le partite di oggi. Si fanno 500
passaggi all’indietro col portiere, che ormai fa il playmaker”, sbotta l’ex allenatore
Sonetti ottantenne, he vinceva col Torino i derby con la Juventus: “Vogliono
tutti imitare Guardiola”. Senza che nessuno ricordi che Guardiola aveva Messi,
che prendeva la palla davanti al suo portiere e in pochi secondi l’aveva portata
davanti al portiere avversario. Tanti soldi, ma niente spot – niente agonismo,
niente tecnica.
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