Ombre - 747
Trump non è solo mostruoso, è anche noioso”,
dichiara Alec Baldwin, popolare in
America perché ne fa la macchietta in tv: “Se fosse intelligente sarebbe
più interessante per me”. Che è più intelligente di Trump?
Settimana distensiva per gli indici di Wall Street (non ascoltano Baldwin): Trump è il solito Trump, nomina e disnomina, e i missili di Biden volano lontano. Le borse europee invece li temono. Sembra che abbiano colpito in Europa e non in Russia.
Settimana di passione per Milan-Juventus,
con paginate sulle teorie, tecniche e tattiche di due allenatori che non hanno
vinto nulla, fanno un gioco modesto, incassano goleade come all’oratorio. E
sono strapagati. Quello della Juventus abile anche a far regalare al Marsiglia il
centrocampista Rabiot come fosse un bidone, uno che da solo ha poi umiliato la
Nazionale italiana – per comprare a carissimo prezzo, e a ingaggio altrettanto
caro uno che a Torino fa il malato e in Olanda gioca, segna e vince. Il calcio italiano è de furbi scemi?
Singolare anche lo strapotere di Motta, l’allenatore
della Juventus, e del suo direttore generale Giuntoli sui media. Con una
presenza costante, capziosa, magnificante sui giornali sportivi, “Tuttosport”, “Corriere
dello Sport”, “Gazzetta dello sport”, sulle pagine sportive dei quotidiani,
nonché sui social di ogni tipo. Lo sport diventa comunicazione – anche lo
sport? Propaganda?
Orlopp, la ceo di Commerzbank, dice che sulla fusione in Unicredit non decide il governo - dimissionario, fatto non trascurabile: se ne riparlerà in aprile-maggio - ma il management. Mentre sa che decidono gli azionisti. Si prepara la buonuscita?
Emilia-Romagna, “il Pd sfiora il 43 per
cento, ma ma perde 110 mila elettori”, rispetto alle Regionali 2020. Pur avendo
fagocitato i 5 Stelle. Una stravittoria? E se avessero votato gli altri?
“Il neoliberismo è stato un fallimento”,
Joseph Stiglitz, l’economista premio Nobel che fu consigliere di Clinton per la
globalizzazione. Non per il resto del mondo, ma sì per l’America e l’Europa.
Che ha astretto a paghe basse, bassa produttività e poca imprenditorialità. “Non
esistono pasti gratis”, la bandiera del neoliberismo, significa che qualcuno
deve pagarli.
“Kamala Harris è un abito vuoto”, “La
Lettura” ricorda che Scott Thurow lo disse il 25 febbraio – sulla sessa
“Lettura”. John Grisham l’ha sempre pensato, attesta “La lettura”: “Fu scelta da
Biden soltanto perché è un donna, nera”. Si scoprono dopo la sconfitta le
debolezze di Kamala Harris, una di casta nobile, che ha avuto tutto gratis, senza
esperienza politica – se non quella della ragazza viziata, di sinistra per
sport, alle manifestazioni politiche e sullo scranno del tribunale dove l’avevano
messa a San Francisco. Si scoprono per assolversi.
Settimane, mesi, con l’Italia in ansia: ce
la farà Fitto, non ce la farà? Questa Italia è tra le cose più scontate in Europa:
basta darle un posto, un amico degli amici, e questo basta: trema, obbedisce,
esegue, anche se non sa che cosa: abbozza, come si dice a Roma nel gergo anche
non-Dc. Politiche? Progetti? Strategia? Ma de che – sempre a Roma, in ambito parrocchiale
e non.
“L’Italia sa badare a se stessa”: formidabile
ben trovata battuta del presidente Mattarella, spiazzante per il tweeteriano più
scafato. Lo stesso Mattarella, che presiede il Consiglio Superiore della Magistratura,
e dunque conosce dal di dentro lo stato dell’arte, come governa il golpe giudiziario
in atto da un trentennio – più di Mussolini?
Si tengono le assise di Magistratura Democratica,
e si concludono, senza che una sola voce si sia alzata per richiamare l’esercizio
della giustizia nel suo alveo, fuori dalla politica. Si chiama democratica una
corrente sindacale che vuole fare del giudice, certo nel suo piccolo, un dittatore,
in spregio delle leggi.
Presentando il suo film “Favoriten”, su tre
anni di una classe elementare di Viena nel quartiere omonimo, la regista Ruth
Beckermann dice della maestra, Ilkat Ildiskut, viennese figlia di turchi
immigrati: “Lei, che prima di questa scuola insegnava in un distretto borghese,
mi ha confessato di stare molto meglio a Favoriten. Nella scuola di prima i genitori
non le davano tregua. Una insufficienza
era una tragedia”.
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