Scholz al voto anticipato, contro la Cdu\Csu
Il voto anticipato
in Germania che il cancelliere Scholz ha in agenda punta a bloccare l’emorragia
di voti che minaccia il suo partito, la Sdp socialdemocratica – che non lo
segue sulla “guerra” alla Russia e gli imputa una corresponsabilità nella crisi
economica. Ma anche a mettere in imbarazzo, indebolendola, la Cdu\Csu. Il raggruppamento
democristiano, o popolare, sarà più esposto, in un voto anticiapto, a subire il
momento favorevole, presso l’elettorato, registrato ultimamente dalla destra di
Alternative für Deutschland. Dopo il voto non ci sarà altro governo possibile
se non, di nuovo, una Grande Coalizione, tra socialisti e popolari – c’è una
non dichiarata conventio ad excludendum contro Afd (come in Francia per
il Rassemblement lepenista). Ma, spera Scholz, con una Cdu\Csu indebolita e non
rafforzata.
La
corsa di Afd è stata fulminea e vigorosa. Al punto da mettere in crisi gli assetti
politici tradizionali. Che ora reagiscono provando addirittura a farla
dichiarare fuorilegge. Un partito anti immigrati, anti Ue e pro Russia, anti
transizione verde. Un partito mezzo liberale-mezzo nazionalista fondato appena undici
anni fa. Una frazione della Cdu\Csu, che virando ultimamente verso l’estrema
destra, con personaggi al vertice sospetti neonazisti, è diventato il primo
partito nei Länder orientali dell’ex Germania comunista dove si è votato, in
Sassonia, Turingia e Brandeburgo. Un voto non decisivo ma ben indicativo: sono
Länder non di peso demografico, tre Calabrie, poco di più, ma di grande
tradizione, culturalmente non arretrati.
È
poi sopraggiunto a fine settembre il voto austriaco, che ha fatto dell’estrema
destra, Fpö, Freiheitliche Partei Österreichs, partito della Libertà, il primo
partito, e i timori accessi dal voto all’Est si sono acutizzati. L’Fpö ha fatto
un balzo del 13 per cento rispetto al 2019. A spese del centro democristiano:
il Partito Popolare Austriaco ha perso l’11 per cento dei suffragi – mentre i socialisti
hanno tenuto le posizioni, specie nelle città (compresa Graz, capoluogo della
Stiria, una delle due regioni - l’altra è la Carinzia, l’Austria meridionale –
roccaforti dell’Fpö). Scholz non teme Afd, se a farne le spese sarà la Cdu\Csu.
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