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domenica 8 dicembre 2024

A Sud del Sud - il Sud visto da sotto (578)

Giuseppe Leuzzi
 
Paolo Rumiz, “Verranno di notte”, p.35, scopre la verità dei regionalismi – dei leghismi. A Trieste, non a Palermo: “Qui verifico ogni giorno che l’identità «muscolare» è un germe che genera facilmente metastasi e riproduce, sotto forma di identità locali, le stesse identiche storture del centralismo. Vedi la mia regione di poco più di un milione di abitanti, che ha più dipendenti dell’intero apparato federale svizzero”.
 
Giorgia Meloni si tiene le competenze per il Sud che aveva Fitto, perché “ha deciso di lanciare una grande offensiva politica, mediatica ed economica nel Meridione” – nell’ordine, mediatica prima che economica, basta l’“effetto annuncio”. Ma in realtà, dice il giornale, “per evitare attacchi sul «settentrionale» Foti”, il successore di Fitto al governo. Ma Foti, di Piacenza, non è nome calabrese?  O siciliano? È vero che alcune centinaia sono distribuiti in Lombardia, Piemonte e Lazio, le regioni di emigrazione interna, ma tra Sicilia (1.417) e Calabria (926) le anagrafi ne censiscono ancora alcune migliaia. Le origini non hanno peso politico.
 
Poco o nulla funziona al Sud, nell’amministrazione pubblica, statale, regionale, comunale. Ma quando si tratta di pagare gli appalti sì, il Sud sopravanza tutti, come “Il Sole 24 Ore” può constatare soddisfatto: paga in anticipo sui termini di legge (collaudi, etc.). La Sicilia 57,75 giorni prima, la Sardegna 30,11, la Campania 23, 61, la Puglia 13, 46. La Calabria paga più o meno alla scadenza contrattuale.
Anche le altre regioni per la verità anticipano – così come i comuni. Mentre lo Stato se la prende comoda. Sarà questa la ragione vera del decentramento, della sua popolarità?  
 
Polonia e Spagna vengono subito prima e dopo l’Italia nella lista dei paesi UE che hanno ottenuto più fondi di coesione nel settennato in corso, quello che va dal 2021 al 2027. La Polonia è prima con 76 miliardi, l’Italia seconda con 42 miliardi, la Spagna terza con 37. Non si direbbe – la “coesione” in Polonia si vede, ha fatto miracoli in pochi anni, anche in Spagna.
 
Tragicommedia alla Camera: Salvini vuole ridurre il canone Rai di tre o quattro euro - tre o quattro euro l’anno…(ma è la Lega, non si può riderne), non l’ottiene, e per vendetta affossa la sanità in Calabria. Questo è proprio leghista. Ma la Calabria Salvini governava, fino a tre anni fa. E questa non è una bella storia – è farsi come i leghisti vogliono, tagliarseli. 
 
“Ponte sullo Stretto, i turisti potranno salire fino in cima”: è l’ultima meraviglia del ponte. I turisti? Sì, è proprio così: “I turisti potranno salire sui piloni”.
 
La famiglia islamica
Ibn Jubayr, viaggiatore arabo, mussulmano colto, che fu di passaggio in Sicilia nel 1185, a seguito del naufragio in mare di ritorno dal pellegrinaggio alla Mecca, è molto impressionato dai disagi dei correligionari nell’isola ricristianizzata dai Normanni – le sue osservazioni hanno consentito all’editore Sellerio un volume a parte, “Viaggio in Sicilia”. In particolare è colpito, a Trapani, dalla menomazione all’autorità paterna (p.79): “Tra le prove più dure cui è sottoposta la gente di Sicilia vi è che se il padre per un caso si adira con un figlio o con la moglie, o la madre con la figlia, chi è incorso nella collera dei genitori è spinto dall’orgoglio a precipitarsi in una chiesa e lì si fa cristiano e si battezza, e il padre non ha più modo di riavere il figlio, né la madre la figlia. Immaginati lo stato d’animo di costoro messi così a dura prova! Straziati dal timore di incorrere in tale pericolo, devono di continuo blandire famiglia e figli”.
A Messina, p. 80, invece si consola: “Ed ecco un’altra storia sorprendente di cui fummo testimoni, che suscita compassione e spezza il cuore per la pietà e la commozione. Uno dei notabili di questa città mandò suo figlio da uno dei nostri compagni di pellegrinaggio per fargli sapere che desiderava offrirgli sua figlia, giovanissima e ancora vergine. Che la prendesse in sposa se era di suo gradimento, o altrimenti la desse in sposa a chi volesse al suo paese: l’avrebbe portata contenta di separarsi dal padre e dai suoi fratelli, desiderosa com’era di liberarsi dal pericolo di quella tentazione, bramosa di raggiungere i paesi dell’islam… L’uomo a cui il padre aveva offerto la figlia l’accettò per acquistarsi meriti per la vita futura, e noi l’aiutammo ad approfittare di tale occasione favorevole al bene di questa vita e dell’altra”.
 
Il Sud vince in America
Nel primo quinto del Millennio, tra il 2000 e il 2021, il pil Usa è aumentato del 48 per cento – il pil reale, al netto dell’inflazione. Ma di più è aumentato al Sud, negli Stati tradizionalmente poveri. In Texas, Florida, Arizona, Georgia, Tennesseee, North Carolina, South Carolina e Georgia è aumentato del 63 per cento, negli Stati del Nord del 27. È una svolta nella storia degli Stati Uniti, a oltre due secoli dall’indipendenza.
A questa inversione dei tassi storici di crescita ha corrisposto un’inversione della Grande Migrazione storica – per Grande Migrazione s’intende in America quella che si registrò tra il 1910 e il 1970, analoga a quella italiana negli anni del boom, dal Sud al Nord. Oggi le capitali del Sud, Austin, Atlanta, Charlotte, Nashville, sono le mete preferite delle coppie giovani plurilaureate pluireddito, per le occasioni di lavoro migliori - e per il clima.
La Nuova Migrazione, 2000-2023, dal Nord al Sud, ha coinvolto 16 milioni di persone. Con un saldo positivo per 25 stati, al Sud, e negativo per 26, al Nord.
Il saldo è positivo per il 19 per cento della popolazione, uno si cinque, in Arizona, per il 18 per cento in Souh Carolina, il 15 in Florida, il 14 in North Carolina, l’11 in Tennessee, il 9 in Georgia e in Texas. Il saldo è negativo in particolare per lo stato di New York, malgrado l’attrattiva della Grande Mela, della città, che ha perso un residente su cinque, meno 20,4 per cento. E per la California, meno 9,7, uno su dieci. I due stati che hanno dominato l’opinione e l’immagine nel dopoguerra, in America e nel mondo. È elevato anche per Illinois, lo stato di Chicago, la grande metropoli, un tempo, degli affari e dell’industria: meno 15,2. E poi New Jersey, meno 11,8, Michigan 9, Massachusetts 8,6, Ohio 5,1, Pennsylvania 3,1.
È l’effetto di una politica di sviluppo aggressiva, a molti fattori: incentivi pubblici agli investimenti, americani e stranieri, specie giapponesi (defiscalizzazioni, contributi a fondo perduto), agevolazioni burocratiche, con sportelli specializzati, basso costo del lavoro, minore assenteismo, basso costo dei terreni. Il decollo economico del Sud ha attirato forza-lavoro di nuova immigrazione, non solo dal Nord.
Tra gli immigrati dal Nord anche molti che erano già emigrati dal Sud. Soprattutto neri ma non solo. Sono tornati con nuove professioni e nuove prospettive. E il circuito reddito-demografia si è riavviato sul versante virtuoso: immobiliare, edilizia, fisco, capacità di spesa pubblica, e quindi servizi migliori.  
 
Elogio del ficodindia
L’elogio del ficodindia era la prima opera cui si dedicò un’Accademia Poetica Letteraria di Pura Lingua Siciliana creata nel 1788 da Giovanni Paolo Di Biase e Giovanni Meli, massimi letterati dell’epoca, un po’ mattacchioni un po’ sbadati, e non fu poi realizzato. Ma si trova nel Novecento, nel primo approccio di Ernst Jünger alla Sardegna, nel 1954 (“Presso la torre saracena”), a maggio:
“In un terreno ininterrottamente percorso da greggi e mandrie è inestimabile una pianta capace di costituire impenetrabili recinti. Per giunta essa offre in dono il fico d’India, un frutto succoso e nutriente. Viene raccolto in autunno. Ora arde ancora tutta sola, sula cima, una delle rosse candele. Nello stesso tempo spuntano qua e là i primi calici gialli dagli innumerevoli boccioli. Il colore è prima rossastro torbido e poi dilaga in oro puro, come una lampada che prima brucia lentamente senza fiamma e poi irradia chiarore. In seguito i petali ingialliscono trasformandosi in piccoli ciuffi che il vento porta via…
Le siepi offrono protezione e freno a un intrico di piante sarmentose sempreverdi o effimere che s’intrecciano fino alle cime… Potremmo continuare l’intera giornata in contemplazione dinanzi a queste pareti vegetali dall’intenso colore scuro....
C’è anche un’atmosfera da preistoria che si libra sulle piante massicce. La si averte soprattutto là dove esse si ergono isolate o dove uno dei colossi, non più trattenuto dalle radici sul pendio, è caduto schiantandosi…
Dove gli insediamenti vengono abbandonati, l’opunzia inselvatichisce attorno alle rovine, come fa nel nostro paese il sambuco. Il luogo riflette un barlume di potenza africana. Si avverte la signoria dell’indole rude, che si è fatta aggressiva nei corpi rudi sui quali arde il sole a picco…”.
 
Cronache dell’altro mondo: Puglia
Si vergognano Foggia, la Puglia, il Sud per l’assedio a Foggia in ospedale dell’équipe medica che aveva operato una ragazza, senza successo – la paziente era morta. Ma il giorno prima un calcolo era stato diffuso a Firenze dall’Ordine e dal sindacato dei medici sulle analoghe aggressioni in Toscana: il 56,7 per cento dei sanitari toscani è stato vittima di aggressioni e il 50 per cento, uno su due, ha subito violenza. O i sindacati: 16 mila aggressioni registrate in tutta Italia nel 2023. Non è una scusante, ma questo tipo di violenza è nell’aria.
 
Foggia però esagera: un centinaio di medici sono risultati aggrediti, facendo delle ricerche, in tre mesi questa estate. Al punto che un sindacato dei medici si è spinto a chiede il porto d’armi per i suoi iscritti, per potersi difendere.  
 
È anche vero che Foggia è recidiva. Ma con cento aggressioni a medici in tre mesi concorre al primo posto, in una classifica dell’idiozia. La violenza è ira e vendetta, ma anche stupidità. Non si sapeva, ma Foggia viene al 23mo posto nell’indice della criminalità per 100 mila abitanti. Prima in Puglia, terza in tutto il Sud, dietro la metropoli Napoli e la mezza metropoli Palermo.
 
Sempre Foggia ha un numero record, in rapporto agli abitanti, di “invisibili”: di barboni, o senza fissa dimora. Sui 97.197 censiti in tutta Italia dalla Quinta Rilevazione dei Senza Dimora, Foggia ne ospita 3. 520. La metà di Milano, la città più ricca. Più di Genova (2.765). che pure è una città di mare, e ben più popolosa.
Foggia viene quinta in questa speciale classifica, dietro Roma (122.184), Milano (56.595), Napoli (6.595) e Torino (4.447). Il motivo? Non la ricchezza ovviamente, Forse il clima. O l’accoglienza – la tolleranza, malgrado tutto, malgrado la nomea di violenza che la città si è fatta ultimamente.
 
Volturara, il paese di Conte, il nuovo leader 5 Stelle, viene da avvoltoio (vultur in latino è avvoltoio)? Volturara Apula, è il nome, ma l’aggettivo è amministrativo, adottato dopo l’unità per dire che quella Volturara era in Puglia.
È anche in zona remota, sui monti della Daunia, al confine con il Molise. Tra boschi e sorgenti sulfuree, la dice wikipedia. È di buon auspicio per i 5 Stelle, o cattivo presagio?
 
C’era, c’è stata a lungo dopo la guerra, la Fiera del Levante a Bari. Un evento. C’era la Fiera Campionaria di Milano, e poi la Fiera del Levante. Solo che Milano con la Campionaria ci ha fatto un capitale, specializzandola in mostre di settore, di cui è diventata la capitale di riferimento, fashion, legno, mobili, arredamento, etc. E con l’Esposizione Universale. Bari, quando il Levante diventava ricco, quarant’anni fa, non ha fatto niente. La Fiera si continua a tenere, ora è la 87ma, ma giusto come rito, “politico” – per le mezze calzette della politica. Il Sud è il cavallo che non sa “bere”.
spock@antiit.eu

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