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giovedì 12 dicembre 2024

Grande Israele

Dichiarando il Golan siriano parte di Israele, Netanyahu ha dato avvio al disegno di Grande Israele di cui il suo governo è sostenitore. Un passo era stato già avviato con la demilitarizzazione del Libano Sud, dall’attuale frontiera fino al fiume Litani.
Il disegno di Grande Israele si estende nell’immediato anche a Gaza. È questa, si ritiene, la ragione dei bombardamenti pesanti sui campi profughi che ancora abitano la Striscia.
Il conflitto scatenato da Hamas si concluderebbe così con l’allargamento di Israele verso il Libano, la Siria e Gaza.
Molto i sostenitori del Grande Israele si attendono dalla seconda presidenza Trump: l’annessione definitiva di Gerusalemme Est, e l’annessione de facto della Cisgiordania, sotto forma di amministrazione civile e giudiziaria.  
Il disegno storico di Grande Israele è molto più vasto. Bezazel Smotrich, giovane e influente ministro delle Finanze di Netanyahu, ne definiva l’1 ottobre in un documentario sulla rete Arte i confini allargandoli a territori imprecisati del Libano, e della Giordania, l’Egitto, la Siria, l’Iraq e l’Arabia Saudita. In particolare, quasi presagendo l’attualità, Smotrich affermava: “È scritto che il futuro di Gerusalemme è di espandersi fino a Damasco”.
In precedenza, parlando in Francia nel marzo del 2023, mostrava una carta di Israele che includeva la Giordania e la Cisgiordania.
Smotrich è il fondatore e capo del Partito Nazionale Religioso-Sionismo Religioso - nato dalla fusione tra un Partito Sionista Religioso e La Casa Ebraica. Il 7 ottobre avrebbe fatto perdere al partito molti consensi nei sondaggi, ma non ne ha indebolito la posizione. Il documentario di Arte, in rete dall’1 ottobre, accosta Smotrich a Itamar Ben Gvir, il ministro della Sicurezza Nazionale,  e li presenta come “i ministri del caos”, ma estremamente determinati, e sarcastici, nel ribadire la “colonizzazione” .

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