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domenica 15 dicembre 2024

Il mite macellaio

Dietro l’immagine del vegliardo tremebondo e mite, Biden lascia una presidenza da rude macellaio. Per avere abbandonato gli afghani, le afghane, dopo quasi vent’anni, ai talebani. Come ora in Siria, alla mercé di un terrorista venduto come un br av’uomo – uno su cui aveva messo una taglia di 10 milioni di dollari, organizzatore di attentati suicidi e stragi d’innocenti. Liberando peraltro la Siria mentre la bombarda, e tiene in campi di conentramento decine di migliaia di siriani, per lo più ragazzi e bambini.
E per l’Ucraina, dove tanto ha fatto per provocare l’invasione, e niente dopo, né una tregua, né un negoziato qualsiasi. Una guerra buona per smaltire l’armamento obsoleto, a spese degli ucraini. E imporre sanzioni selettive che colpiscono di ritorno l’Unione Europea - mentre gli Stati Uniti gozzovigliano con gli attivi russi nelle piazze finanziarie della City e di Wall Street. Ma più per avere fornito a Netanyahu il munizionamento per un anno di bombardamenti quotidiani di due milioni di persone stipate in un quartiere di Roma. Mentre mandava su e già, a giorni alterni, il suo ministro degli Esteri Blinken in “missione di pace” - per meglio prendere la mira? Europa alo stremo e Medio Oriente in fiamme, di nuovo, un monnmento.

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