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L’immigrazione è un problema semplice
Si divide – i media dividono – l’opinione, in
Italia e in Europa, su un falso problema, l’immigrazione. Il ridicolo del processo
siciliano a Salvini ne è una illustrazione, a tutto tondo.
L’immigrazione incontrollata è un problema.
Non per razzismo. Non c’è razzismo sicuramente in Italia, e molto poco, isolato
e governabile, nei vecchi feudi europei del razzismo (i paesi a più vasta e radicata
immigrazione, Germania e Francia, e i più soggetti ai terrorismi arabo-islamici). L’immigrato è accettato, nel quartiere e nel
condominio, i matrimoni misti si moltiplicano, malgrado le differenze culturali,
i figli di immigrati sono accetti e specialmente trattati a scuola, e gli immigrati
tutti mai discriminati nella sanità.
Il problema è l’immigrazione illegale. Per le
migliaia di morti che provoca. Per lo sfruttamento degli immigrati nei viaggi
della speranza – spesso crudele, e molto crudele. Per la moltiplicazione dei
migranti disorientati, manodopera di ogni avventura, quando l’abbordaggio all’Europa
è riuscito.
Il problema non è insolubile, e anzi è
semplice: bisogna bloccare l’immigrazione clandestina, e creare canali di
immigrazione sicura e necessaria – automaticamente difesa anche nei suoi
diritti.
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