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martedì 31 dicembre 2024

Ombre - 752

Si celebra in morte il presidente Carter come uomo di pace, premio Nobel, e dei diritti umani e civili. Dimenticando che fu lui a consegnare Teheran a Khomeiny, dichiarando nulli gli accordi di protezione militare con lo scia - interinando balordamente lo sgambetto francese agli stessi Usa, col build-up propagandistico di Khomeiny in un rifugio presso Parigi. Avviava il radicalismo islamico, e il terrorismo. Inaugurato con la presa in ostaggio degli americani in ambasciata. Una eredità terrificante. Khomeiny fece celebrare la sua sconfitta contro il signor Nessuno Reagan come una sua vittoria.


Si moltiplicano ormai da due mesi, con periodicità quotidiana, le paginate su “Trump farà questo” e “Trump farà quello”. Mentre non ha fatto e non può fare nulla, se non indicare i suoi futuri ministri (che poi cambia). Non ha messo dazi, non ha espulso immigrati, non ha disarmato l’Ucraina – e si dedica all’unica cosa che non viene anticipata, ricucire con la Cina.
Non c’è nient’altro da dire? No, è che Trump è stato votato, e la cosa non va giù ai “democratici” – l’America non si può nemmeno dirla fascista, come l’Italia di Meloni.
 
La Cassazione non può non dare ragione al governo, che solo può dichiarare un paese “sicuro” o non “sicuro” per i suoi cittadini - per i suoi propri cittadini. In base a criteri prestabiliti dal diritto internazionale. Lasciando però la valutazione ultima alla Corte di Giustizia Europea, cioè al “mai”.
Si dice che i giudici sono onesti ma in realtà sono solo furbi – alcuni sono più furbi, sta tutta qui la loro onestà.
 
C’è di fatto molta “destra” nella sinistra politica per quanto riguarda l’immigrazione. Che non vuole libera di fatto, cioè attraverso i canali legali, a poco prezzo. La vuole selvaggia, cioè in mano ai trafficanti. A costi usurari e a rischio della vita. Come se fosse naturale e anche giusto che alcune migliaia ogni anno, anche bambini, ci lascino la pelle.
 
Djokovic e Kyrgios che speculano sulla denuncia di Sinner alla Wada, sapendo che non c’è alcun dopaggio – un miliardesimo di grammo, di un dopante, closterbol, che agisce solo in dosi massicce ripetute – non sono squallidi, non sono invidiosi. Ma deprimenti uguale, confermando che lo sport è solo una macchina da soldi. Con Sinner squalificato Djokovic ritorna il n.1 e Kyrghios può scalare le quotazioni, nei tornei e alle comparsate negli speciali tv: tutto qui.
 
Il centravanti Kean, regalato per 15 milioni alla Fiorentina dalla Juventus, che è rimasto con un solo centravanti per 50-60 partite, è il capocannoniere della stagione, 15 reti, e domenica ha fatto perdere da solo alla sua ex squadra due punti - e forse la partecipazione alla prossima Champions League. Commisso, il patron della Fiorentina, spiegava qualche tempo fa al “Financial Times” la sua grande sorpresa: la serie A spende il 70-80 delle entrate in ingaggi, fattura trasferimenti abnormi, sui 6 miliardi a stagione, su di essi paga il dieci per cento agli agenti che li muovono, e paga perfino la dual representation - di agenti che si fanno pagare una percentuale doppia, dal venditore e dall’acquirente. Sono i direttori sportivi stupidi? Questo sicuramente no.
 
Escono i giornali il 27, dopo due giorni di astinenza. Ci sono state due morti di nome, Walter Pedullà, letterato, e Gian Paolo Ormezzano, giornalista sportivo. Ormezzano ha la prima pagina. Per Pedullà, coscienza critica di mezzo secolo, il ricordo, non esteso, di qualche critico sopravvissuto.  La cultura è nel palone.
 
Vertice straordinario, in Finlandia, terra di Babbo Natale, in un rifugio polare, in cui due governi di sinistra (insomma, di centro-sinistra), Svezia e Finlandia, invitano due governi di destra (insomma, centro-destra), la raffreddatissima Meloni e l’apollineo greco Mitsotakis. Su temi un po’ generici – si sono capiti poco. Ma di grande novità: di Nord e Sud uniti nella lotta più che di sinistra e destra.
In estate il mini-vertice si rifarà nel Mediterraneo? Poi si dice che l’Europa non serve.
 
La sentenza del Riesame era attesa per il 17, e niente. Due settimane dopo ancora niente. Niente arresti per il giudice Laudati e l’ufficiale di Finanza Striano, gli spioni della Direzione Nazionale Antimafia, da parte del Riesame, dopo il no del(la) gip? Di fatto, è così. Si vede che non sanno come fare, ma col rinvio è come se avessero detto no, gli imputati sono liberi di complottare la difesa. Non è che i giudici sono disarmati, per esempio di fronte alla mafia. Loro sanno come fare.


Rifacciamo le elezioni in Romania e ci proviamo anche in Georgia. Non hanno votato come volevamo noi, e quindi ora faremo elezioni libere - di votare come gli diciamo noi. Sembra ridicolo ma è peggio: non finisce solo un brutto anno per la Ue, finisce una certa idea di Europa - sembra quella di prima della Grande Guerra, presuntuosa (dominatrice del mondo) e sciocca.

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