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Palestina senza pace, già un secolo fa
Il rapporto impossibile,
nella Palestina anni 1930, tra il capo della polizia britannica a Tel Aviv,
città fondata dai sionisti ebrei, di nuova immigrazione, e una giornalista
ebrea. Tra ebrei immigrati, i “sionisti” in cerca di una patria, di destra (“fascisti”)
e di sinistra (“socialisti”), e i palestinesi, e tra sionisti e palestinesi contro
il protettorato britannico. Con atentati quotidiani, tra ebrei e arabi, e
contro i britannici. Londra decide di passare alle maniere forti, con esecuzioni
sommarie per i colpevoli di terrorismo. E il rapporto fra il mite ispettore di
polizia di Tel Aviv e la brillante e combattiva sionista giornalista ne soffre.
Una soriace ptede molto – con poche cadute (la spitya scena di sesso, il r
apportos entiment ale, romantic, tutosomato freddo.
Un film storico e
politico. Che però prende molto. Disteso e insieme serrato, di episodi tutti per
qualche motivo avvincenti. Anche perché girato, inconsapevolmente?, alla vigilia
della guerra in Israele e a Gaza, e su questo sfondo ancora più interessante.
Con poche cadute: la solita scena di sesso, la brutalità del terrorismo, e dell’antiterrorismo,
e la stessa storia d’amore tutto sommato fredda, all’inglese?, non
sentimentale, non romantica. .
Con un curioso
sottoquadro politico. Il racconto è visto da Tel Aviv, quindi in ambito ebraico,
nei rapporti fra organizzazioni sioniste, e fra i sionisti e i britannici. I primi
divisi tra Haganah, un movimento paramilitare legalitario, e Irgun, un gruppo
terrorista estremista, contro arabi e britannici indistintamente.
Organizzazioni note sulle quali il film semplifica, e un po’ tradisce i fatti.
Dice Irgun un gruppo terrorista fascista ispirato da Žabotinskij,
e Žabotinskij un mussoliniano. Mentre Žabotinskij non era mussoliniano, benché
avesse tentato un appoccio verso Mussolni, per la sua politica anti-inglese (ma
filoaraba). E non era per il terrorismo. E idealizza come intellettuale e poeta
Abraham Stern, che fu invece l’aedo e l’organizzatore del terrorismo più crudo,
nonché fautore durante la guerra di una alleanza stretta con Hitler in funzione
anti-britannica in Palestina.
Non un errore,
poiché i fatti sono noti, e incontestati, ma una scelta. Perché Žabotinskij era
russo e e Stern polacco? Non sarebbe un caso: da sempre, dai tempi di Kim”, l’Inghilterra
si fa un’epopea della guerra sotterranea alla Russia. Mentre ha sempre sostenuto,
anche se male, e tuttora sostiene, anche se non a buon fine, il revanscismo polacco
– l’“armiamoci” in Ucraina è placco e inglese.
Michael Winterbottom,
Shoshana, Sky Cinema, Now
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