P.S. – Un commento va aggiunto, opinabile
certo, ma su informazioni certe. Il referendum Fanfani
lo ha combattuto per il papa Paolo VI, il papa libertario sempre più smarrito –
l’ex papa libertario, che la libertà da lui scatenata con il concilio aveva
mandato in confusione, come Pio IX un secolo prima. Fanfani aveva provato l’accordo
con i comunisti per superare socialisti e radicali, fermi alla legge così com’era,
ma il papa non ha voluto nessun accordo. Nessun divorzio. Questo non si può
dire, perché i fedeli hanno bisogno del papa, anche quelli, e soprattutto
quelle, che hanno votato per il divorzio. Ma è anche vero che, per la chiesa, i
papi possono essere un problema.
Di
Fanfani invece non si può dire, a differenza di anti altri buoni “cattolici”,
che non fosse un credente vero. Autore a soli 26 anni, nel 1934, di una refutazione
fondata e provata di Max Weber, del suo spirito protestante del capitalismo che
ancora si osanna, col fondamentale “Cattolicesimo e protestantesimo nella formazione storica del capitalismo”.