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Anna Magnani a Madrid
Due donne, una
giovane e una anziana, lottano quotidianamente per la sopravvivenza, in una Madrid
cupa, piena di sottoccupati. Entrambe sotto sfratto, una dalla banca perché non
paga il mutuo, una dal padrone di casa perché non paga l’affitto. Il giovane
avvocato che si dedica a queste “casue perse” litiga con la moglie perché non
guadagna. La povertà è una gabbia irrespirabile.
Un racconto del
male di vivere, di una delle sue forme. Non per l’avidità, il male è “normale”.
La normalità è poliziotti disorientati, servizi sociali occhiuti e stolti,
solitudine. Senza via d’uscita che la resistenza.
Un film fortemente
emotivo, si voleva ed è un film strappalacrime. Tanto più perché veritiero, nelle
forme, le maniere, le parole. In linea con la reviviscenza, partita dall’Estremo
Oriente, del neo-realismo, temi, personaggi, ambienti, e luci, suoni, tagli d’immagine.
Voluto e interpretato da Penelope Cruz (Botto è un esordiente), che sempre più con l’età si cala in Anna
Magnani, il “personaggio”.
Juan Diego Botto,
Tutto in un giorno, Sky Cinema, Now
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