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Celebrazione e compianto dell’Alta Maremma
Racconti di cose viste e vissuta, minime per
lo più. Dell’infanzia, dei luoghi soprattutto, il quartiere Salario a Roma
riscoperto, Volterra e la Val di Cecina fino al mare, e delle abitudini nuove
che stravolgono quelle vecchie – del tempo che passa. Con qualche, rara, pointe
polemica. “Come disprezzo i sogni a occhi aperti, disprezzo i sogni a occhi chiusi”.
“Il ribelle è un infelice perché è uno sradicato”. Col compianto, già alora,
dell’Appennino abbandonato. E ripetute querimonie contro la trascuratezza e il degrado,
specie della campagna, l’Alta Maremma, Toscana.
L’aneddotica è debole, anzi trascurata, la
riflessione invece è forte. Sulla letteratura. Sulla narrativa a più riprese –
sulla forma romanzo. Perfino sull’esistenzialismo – la differenza tra “esistere”
e “vivere”. Ma spesso anche inconcludente. “In ogni tempo è stata spacciata per
letteratura «realistica» quella sboccata e scurrile”, di un lungo elenco, Petronio
e Apuleio, Boccaccio e Chaucer, Rabelais e Pietro Aretino, Céline e Miller: “Per
me sono tutti scrittori illeggibili, anzi, non sono nemmeno scrittori”. Su un
filo curiosamente solitario, e malinconico – curiosamente per l’età, attorno ai
50 anni, e la piena creatività del Cassola narratore.
Una scelta della rubrica che Cassola tenne
sul “Corriere della sera” per una decina d’anni, dal giugno 1968 al luglio 1978,
operata nel 1974 dallo stesso Cassola, e limitata a 24 rubriche, da fine
novembre 1969 a maggio 1973 – negli anni della direzione Spadolini, con il
quale si sentiva in sintonia.
La collaborazione di Cassola al quotidiano milanese copre un periodo molto
più lungo, dall’ottobre
del 1953 al marzo del 1984, inizialmente sporadica - la pubblicazione di tanto in
tanto di un racconto breve come allora usava, in apertura della cosiddetta “terza pagina”, quella della
cultura, di una colonna e mezza, due colonne, più come forma di sostegno agli
scrittori che per il pubblico. Tutti i testi di Cassola
pubblicati sul “Corriere della sera” sono ora ripresi in una pubblicazione in
commercio dalla Fondazione del quotidiano, a cura di Alba Andreini, “Carlo Cassola e il Corriere della
sera 1953-1984”.
Carlo Cassola, Fogli di diario,
Rizzoli, pp.152, ril., pp.vv.
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