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giovedì 30 gennaio 2025

E adesso povero Elkann 4– bastonato ma esentasse

Non esiste nel calcio una squadra che prende gol su rilancio del portiere avversario. Nella Juventus di John Elkann sì. Dopo aver silurato il manager Marotta, che vinceva tutto – e fa ora lo stesso all’Inter. Dopo aver silurato il cugino Agnelli. Dopo aver silurato l’allenatore che gli salvava la faccia. Ora, questo non è un problema – di calcio non muore nessuno. Ma con la Fiat sì – e prossimamente con la Ferrari? La produzione industriale è in crisi da due anni a causa sua.
Si potrebbe anche pensare che Elkann porti scalogna, per primo a se stesso. Ma è anche un Grande Editore, e quindi non si dice. A “Sky Sport Calcio”, per esempio ieri, dopo il ridicolo del match col Benfica, i giornalisti non ridono, sono anzi rispettosi, come avessero assistito a un vero match (solo il pensionato Capello si arrischia a dire quello che si era visto: una squadra balorda, di sei-sette calciatori - su dieci, il portiere era un portiere - in ruoli non loro, l’attaccante che fa il terzino, e viceversa, il mancino a destra, il mediano all’attacco, e tutti li a passarsi il pallone rimuginando  “adesso che facci
o? che ha detto il mister di fare? che è tanto vendicativo e se sbaglio non mi fa più giocare).

P. S. - È strano questo fatto, che i Grandi Editori di sinistra, del partito Democratico, siano evasori fiscali. Non propriamente, sono residenti estero, Elkann in Olanda e Debenedetti in Svizzera. Ma sempre e solo – tutt’e due sono sempre in Italia - a fini fiscali, per non pagare le tasse in Italia. Si potrebbe pensare che lo abbiano fatto per dispetto contro Meloni, la nazionalista – un atto di “disobbedienza civile “ (H. Arendt). Ma loro si sono fatti esentasse da tempo.
P.S. bis - Il terzo Grande Editore sponsor Pd, Urbano Cairo, invece risulta ancora italiano, ma siamo sicuri? La concorrenza è falsata.

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