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La Memoria, mesta
Malinconica
scena della liberazione di Auschwitz: un’arena di capi di Stato vecchi, muti,
amorfi – non propriamente vecchi, ce ne sono di giovani, ma come se. Senza il
russo, che Auschwitz liberò fattualmente, perché è loro nemico.
La scena
di un’Europa vecchia, muta, amorfa. Che non parla e non si parla. E forse non si
odia, ma non sa che dire.
Lo stesso
giorno che folle interminabili di profughi a Gaza tentano a piedi di raggiungere
i resti delle loro case – il giorno prima non essendo stato possibile perché l’esercito
israeliano, sparando in aria “a fini dissuasivi”, “per scoraggiare i terroristi
che si camuffavano da profughi”, aveva fatto alcune decine di morti.
L’ipocrisia
contribuisce – non aggressiva: debole, rassegnata. Ma sotto il ghigno di Trump che
di quelle macerie vuole fare colline artificiali, campi da golf vista mare.
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