Ombre - 756
Santanché dopo il rinvio
a giudizio: “La premier vorrebbe che fosse la ministra a lasciare. Alla fine potrebbe
essere lei a costringerla”, cioè Meloni. Dimenticando che il presidente del consiglio
(non premier) italiano non ha questo potere – non ha nessun potere: può
solo dimettersi, facendo decadere tutto il governo.
Si parla tanto, da quarant’anni,
di riforma del governo, ma l’ignoranza resta totale.
“Nel sistema attuale il pubblico
ministero è già un superpoliziotto. Con l’aggravante che godendo delle stesse
garanzie del giudice egli esercita un potere immenso senza alcuna reale responsabilità”.
È Nordio, ma è semplice. Solo Schlein non capisce – finge di non capire,
difendere i giudici è meglio che occuparsi di Stellantis?
Centro-sinistra unito,
ben cinque partiti (senza 5 Stelle, quelle stanno nel “campo largo”) contro il
governo per il generale libico tifoso della Juventus, liberato e “rimpatriato”
dalla Corte d’Appello di Torino. Dimenticando che la giustizia è indipendente dal
governo.
Ma non è tutto: è sempre
di centro-sinistra il giudice italiano alla Corte Penale in Olanda che emette mandato
di cattura contro il generale libico quando si trova in Italia e non quando si
trova in Germania, e di questo rende edotta la questura di Torino, per l’opportuno
arresto all’uscita dallo stadio – con la favola, più stupida che incredibile,
del “normale controllo di routine”. Che il centro-sinistra, dall’estrema a Renzi,
sia unito da servizi segreti “deviati”, cioè di parte politica, e contro gli interessi
dell’Italia, solo per mettere in imbarazzo il governo, la dice lunga sul suo
stato. Non sono i cattolici a minare Schlein, ci pensa da sola.
Di Pietro che sul “Corriere
della sera” irride il sindacato dei giudici, la fabbrica delle “correnti”
pseudo-politiche, invitandolo alla serietà, alla Costituzione e a Giovanni Falcone,
dice tutta la miseria della categoria. La legge sulla divisione delle carriere non
si farà – nessuna riforma si può fare in Italia, paese inerte politicamente. Tanto
più per questo il cerimoniale organizzato per lo sciopero è ridicolo. Non avere
il senso del ridicolo è segno di un potere cavo, vuoto. Certo maligno.
Elon Musk agitatissimo,
al ricevimento post-inaugurazione di Trump, va avanti e indietro sulla pedana
agitando i pugni chiusi. Fino a che non li schiude, pone la mano sul petto e
poi la lancia in alto. Scandalo, è il saluto hitleriano. Era compagno prima e
subito poi nazista? Abbiamo pochi argomenti.
Il conto risale lontano. Parte
dal dopoguerra, ma 27,6 miliardi persi per il marchio Alitalia fanno senso, fra
contributi pubblici, cassa integrazione, e finanziamenti privati. Del resto
25,1 miliardi dei 27,6 sono stati sprecati dal 2000 in poi. Uno spreco così suddiviso:
16,3 miliardi a carico del Tesoro, del fisco, 11,3 miliardi a carico degli azionisti
e delle banche. Quella dei campioni nazionali può essere un’ideologia distruttiva
– di che era campione Alitalia?
Ventidue mesi consecutivi
di caduta della produzione industriale non fanno crisi, secondo gli economisti.
Ma su un punto sì – non detto: la produzione industriale cala perché è o era
troppo dipendente dall’automotive, e quindi va a picco con la ex Fiat.
Lette una per una le biografie
dei venti ministri di Trump sono ragionevoli. Contrariamente ai rumours e
alle presunte resistenze del Senato (molte nomine vanno avallate dal Senato). Poi
magari si scopre che questo orrido Trump non è un asteroide disperso.
Cecilia Sala liberata dagli
ayatollah riesce a parlare per venti minuti da Fazio senza mai menzionare
Meloni. Che pure si è fatte trentasei 36 ore di aereo, e tre di Trump, per
liberarla. Certo, saper tacere è pur sempre una prova di capacità.
Il presidente o primo ministro
lituano vuole la spesa militare in Europa al 6 per cento del pil, per fare la
guerra alla Russia. Non è il solo. Il presidente del consiglio polacco Donald
Tusk, già presidente del Consiglio europeo e ora alla presidenza di turno della
Ue, pure lui la vuole al 5-6 per cento, per lo stesso motivo - e del resto il
suo Paese, col precedente governo di destra, è già salito oltre il 4 per cento.
Come l’Estonia e la Lettonia. Da chi bisognerà guardarsi?
Singolare lezione del
“maestro” D’Avenia sul “Corriere della sera” contro la infausta riforma Berlinguer
della scuola, venticinque anni di disadattamento, senza mai nominarla, ma
durissima. Vuole indietro non solo il latino ma pure la calligrafia – e la
tabellina pitagorica? E spiega il perché.
https://www.corriere.it/alessandro-d-avenia-ultimo-banco/25_gennaio_20/umano-destra-o-sinistra-6d2d3576-896d-4061-9008-770b79bf2xlk.shtml#:~:text=Grazie%20a%20questa%20%C2%ABscuola%20di,%C3%88%20oltre%3A%20%C3%A8%20umano.
È un articolo di giornale,
ma si legge e tiene come un vangelo.
Si fa scandalo,
con risate, alla pretesa di Trump alla Groenlandia. Che però non è una pretesa, ma un salvagente
ai groenlandesi. Che sono pochi, ma l’Europa non sa che la Danimarca li considera
inferiori. Come si faceva con gli africani nell’Ottocento. Chi ha un figlio deve
sottoporsi a esami di intelligenza, e dimostrare alla Danimarca che saprà allevarlo.
Altrimenti se lo prendono in adozione.
I groenlandesi non
sono selvaggi, sono gli inuit, che altrove vengono coccolati – sempre specie
speciali, l’Europa conosce, e ama, le differenze.
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