Sinistra Dc a confessione all’ambasciata Usa – assolta, senza penitenza
Velenosa lettera
al “Corriere della sera” lunedì di Paolo Crino Pomicino, contro i suoi (ex?)
“amici” a convegno da Delrio – che il direttore del quotidiano Fontana
imbarazzato confina alla rubrica “Interventi e repliche”. Di un Pomicino 85nne
e malandato ma lucido, e informato, andreottiano storico ma poi supporter
(2019) del partito Democratico: “Quegli amici convocati da Delrio sono
sostanzialmente gli stessi che nel 1993 andarono, guidati da Martinazzoli, Castagnetti
e da altri amici della cosiddetta sinistra cattolica, dall’ambasciatore
americano a Roma Bartolemy per comunicargli che la Dc non si sarebbe mai più ricomposta
avendo loro già scelto peraltro di andare all’appello degli ex comunisti diventati
«democratici di sinistra». Con quella visita, storicamente accertata, si chiuse
la prima Repubblica ed inizò la seconda”.
E non basta. Un
errore, si chiede Pomicino, “frutto velenoso di una visione politica
sbagliata”? No, si risponde: “Approfondendo la quesione mi sono accorto, al
contrario, che in realtà quella scelta fu dettata da un interesse più «terra
terra» e cioè quello di garantirsi dalle iniziative dei pbblici ministeri che
avevano stravolto l’intero sistema politico. Non a caso nessuno di quegli amici
ebbe un avviso di garanzia. Eppure io conosco chi dava loro le risorse per le camagne
elettorali”.
Il complotto,
certo, ha mille risorse, e tutte convincenti. Ma i fatti, anche se esposti dal sempre
colorito Pomicino, sono fatti.
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