Tre destre (quasi quattro) in Germania
Se la destra in questa campagna elettorale tedesca si connota per uno stop
all’immigrazione (asilo politico, con abitazione e sussidio), uno stop alla
guerra alla Russia e uno stop alla transizione verde accelerata (troppo
costosa, “insostenibile” invece che sostenibile), ci sono tre destre in
Germania – senza contare naturalmente la
destra che vota cristiano democratico, che nella geografia parlamentare è il centro.
Due destre si rilevano nel partito dichiaratamente di destra Alternative für Deutschlaned,
e una nel movimento di sinistra Bündnis Sahra Wagenknecht – Vernunft und
Gerechtigkeit. Questa Alleanza Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia, un
movimento lanciato un anno fa, è già al 6-8 per cento dei sondaggi.
Afd è – è stato finora - un partito liberalconservatore. Per le autonomie
e contro la “statolatria”. Specie in materia di fisco. Contro il burocratismo di
Bruxelles. Al suo interno personalità e gruppi filonazi sono emersi ultimamente,
anche in posizioni di vertice.
È una insorgenza analoga a quella austriaca – del partito della Libertà,
l’Fpö, ora incaricato di formare il governo. Ma i consensi crescenti all’Afd
non sono su questa linea – certamente non ai simboli nazisti. Weidel fa campagna
come il “partito del buonsenso”.
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