sabato 15 febbraio 2025

Commerzbank, un affare

Il piano di efficientamento di Commerzbank si fonda sulla riduzione del personale. Di un 12-13 per cento, non di poco, quasi quattromila unità. Con l’accordo del sindacato. In un paese già in recessione da due anni - e avviato ancora peggio in questo 2025. Una stranezza, ma non in Germania: il muro va consolidato contro una scalata, questa l’esigenza primaria - una scalata italiana, poi, figurarsi.
E se Unicredit dovesse o volesse rinunciare all’acquisizione, specie dopo il voto del 23 febbraio, che sancirà il successo del leghismo d’oltralpe? Farebbe un affarone. Sarebbe come ha annunciato a settembre: “Esplorare le opportunità di creazione di valore per gli azionisti di entrambe le banche”. Un gran regalo, impensato, ha già fatto al Tesoro tedesco, cui fa capo ancora un 10 per cento di Commerzbank - abbastanza per ammorbidirne lo sciovinismo?
La quota Unicredit, il 28 o 29 per cento, si avvia a raddoppiare di valore: è stata acquisita a 12,50-13 euro. E ora vale il doppio – si avvia a valere il doppio. 
Commerzbank quota sui 20 euro. In un trend in continua crescita, che il piano di rilancio annunciato dovrebbe consolidare. Unicredit ha rilevato in agosto una quota del 4,49 per cento dal Tesoro tedesco (infangato in Commerzbank dal 2008, un po’ come il Tesoro italiano con Mps) per 702 milioni, valutando il titolo 13,20 euro, contro una quotazione di mercato di 12,50. Ma il build-up della posizione complessiva Unicredit, 9-28 per cento, è stato realizzato presumibilmente a valori inferiori. Commerzbank era reduce da un secondo trimestre in netto peggioramento, meno 7 per cento di fatturato e utili, e prospettive in corso pessimistiche. La sferzata Unicredit ha ribaltato la prospettiva.
Oggi Commerzbank è sui 20 euro, con una capitalizzazione di 23,5 miliardi. Con aspettative ancora molto positive. Il titolo quotava 17,07 il 14 gennaio, 19,59 il 14 febbraio. Il gruppo ha chiuso il 2024 con attivi alla fine in crescita del 20 per cento e una cedola quasi raddoppiata. E in questo 2025 dovrà-vuole fare “molto di più”.

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