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martedì 4 febbraio 2025

Famiglia in un interno, borghese, solido

Rebecca, la figlia tanto attesa che nasce con una voglia vistosa sulla guancia, porta la madre già scossa all’isolamento e alla depressione, per lunghi anni. Tensioni anche drammatiche si succedono. Entro una cornice di “normalità”, ora spregiata ma imprescindibile, in famiglia, a scuola, in città, al lavoro, seppure in professioni di eccellenza, medica e musicale.
Un dramma – uno dei tanti – familiare. Nella storia principale, della bambina con la voglia, e in quella della sua compagna di banco a scuola, dove il padre è un violento. Ma un racconto efettivamente borghese, senza l’ansia cioè dell’anti-borghesismo o dell’anti-familismo ora d’obbligo: Giordana è un grande narratore. Anche nella sagomatura dell’ambiente esterno, la provincia veneta, anzi specificamente Vicenza – che curiosamente è sempre ancora quella di Parise.
Una regia dietro le quinte, con recitazioni tutte in carattere: Valentina Bellé la madre, Paolo Pierobon il padre, Sonia Bergamasco la pianista, sorella del padre e vice-mamma, sulle cui tracce si indirizzerà la bambina “talento naturale” (premiata a Valencia, al festival che a fine novembre si è comunque tenuto dopo l’eccidio dell’alluvione), e sopattutto le tre Rebbecca, a sei, dieci e diciott’anni, Viola Basso, Sara Ciocca e Beatrice Barison.
Marco Tullio Giordana, La vita accanto, Sky Cinema, Now

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