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sabato 1 febbraio 2025

Germania record, per assenze malattia

È tedesco il record dei lavoratori in malattia, certificano “Handelsblatt”, il “Sole 24 Ore” tedesco e l’“Economist”, fra tutte le economie europee. In media per 15 giorni l’anno – contro una media europea di 8 giorni (in Italia di 10).
Il calcolo è stato fatto dal ceo di Allianz, la maggiore assicurazione privata, Oliver Bäte, che ha proposto come rimedio l’introduzione del “giorno di attesa”, un primo giorno non pagato di assenza per malattia – “consentirebbe di risparmiare 40 miliardi”. Ma il “giorno di attesa”, adottato variamente in Scandinavia e poi dismesso, è a rischio incostituzionalità (è ora in uso in Gran Bretagna, dove i “giorni di attesa” sono addirittura tre, che però il governo laburista ha promesso di abolire).
È vero, spiega l’“Economist”, che la Germania è stata “campione mondiale dei diritti dei lavoratori alla salute, a opera del cancelliere Bismarck, già dal 1883 - in realtà in forza della crescente diffusione del “socialismo della cattedra” tedesco. Ma ora si pone il quesito: la protezione legale induce la malattia al lavoro? L’IW di Colonia, Institut der deutschen Wirtschaft, un organismo di ricerca privato, calcola che il costo per i datori di lavoro delle assenze per malattia è aumentato da 36,9 a 76,7 miliardi tra il 2010 e il 2023.
In Germania i lavoratori in malattia ricevono il 100 per cento della paga dal primo giorno per sei settimane.

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