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domenica 9 febbraio 2025

Il nome del Tasso in mostra

Una Quercia del Tasso è esistita a Roma, sul Gianicolo, sotto il Faro, che è sotto il piazzale di Garibaldi, luogo di parcheggio fra l’ospedale affollatissimo del Bambin Gesù e il piazzale vedutistico – di giorno, di notte di coppie e spaccio, non si trova posto nemmeno a mezzanotte. Luogo di molta poesia: elegiaca, per il nome evocativo, idilliaca, per l’amenità del lungo, e la vista di Roma, umoristica anche (Achille Campanile ne fece un racconto cinquant’anni fa, in “Manuale di conversazione” – chiudendolo col quesito che si pose infine al comune di Roma che voleva una tassa di soggiorno, ma non sapeva a quale tasso imputarla, fra “il tasso del tasso del tasso del Tasso e il tasso del tasso del tasso barbasso del Tasso”). Luogo infine di rappresentazioni teatrali, nelle Estati Romane dell’assessore architetto Renato Nicolini. Solo che la quercia non c’è più. Naturalmente – c’è un muretto che avrebbe dovuto proteggerla, eretto ad “anfiteatro” per le famose compiante Estati Romane.
Il Museo di Roma riesce a resuscitarla. Un po’ per ricordare il poeta, che invece è dimenticato. Un po’ per la tanta letteratura e pittura che la Quercia ha generato nei secoli – per documentare il turismo che a Roma non si è mai interrotto, e un tempo era anche culturale. Un po’ per dare lustro al sottostante Orto Botanico della Sapienza - che per la verità, dopo essere stato curato e arricchito dai papi per cinque o sei secoli, da un paio non è ben tenuto, e anzi ma tenuto – non si fanno nemmeno le potature.  

Fruibile con la Mic Card - la carta dei Musei di Roma per residenti.
L’Albero del Poeta, Museo di Roma in Trastevere, Piazza di Sant’Egidio  
 

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