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Il silenzio dell’Ucraina
Spicca il silenzio dell’Ucraina, della
popolazione, delle città, mentre si moltiplicano per i tre anni della guerra
incontri e polemiche fuori del paese, in Europa, in America, all’Onu. Il presidente
Zelensky non sarà al 4 per cento della popolarità come dice Trump, che lo vuole anche dittatore e attore mediocre, ma
non c’è entusiasmo, non c’è mai stato, per questa guerra, solo rassegnazione.Tre anni che hanno visto centinaia di
giornalisti in Ucraina, ogni giorno indaffarati in lunghi articoli sulle
operazioni di guerra cui non assistevano, e sulla diplomazia attorno alla guerra,
abominazioni, sanzioni, ma niente o poco (solo quache inviato americano)
interessati alla popolazione.
Il silenzio degli ucraini è assordante
– l’ossimoro è inevitabile. Parla Zelensky e nessun altro –giusto qualche
letterato, che ha scoperto infine l’ucraino invece del russo (ucraino che si
differenzia dal russo per la pronuncia). Tacciono gli altri politici, parla
solo Zelensky, capocomico e prim’attore anche in guerra. Ogni giorno e più
volte al giorno ma solo lui. E questo rende il silenzio generale tanto più
cupo. Capi militari e ministri sono stati allontanati, ma senza una ragione.
Molte le rimozioni per corruzione, di cui poi non si sa l’esito o la
fondatezza.
La guerra del resto è scoppiata per un
motivo non tanto popolare: eliminare l’elemento russo dall’Ucraina. Se il
revanscismo nazionale contro l’impero russo è comprensibile, arriva però dopo
due secoli e mezzo, quasi tre. Quando è praticamente impossibile sradicare l’elemento
russo. Comunque inaccettabile, al di fuori di una mentalità tribale – che non è
degli ucraini, non dei pochi che parlano. Si vede in Palestina, dove Israele,
per quanto potente, ha difficoltà ancora dopo ottant’anni a sradicare i vecchi abitanti.
Nei paesi baltici lo sradicamento dell’elemento
russo, lingua e persone, è stato accettato poiché si trattava di numeri non
grandi. Mentre in Ucraina si tratta – si tratterebbe – di milioni di persone.
Quanti non si sa, perché le statistiche demografiche dell’Ucraina ballano: si
va dai 43 milioni delle statistiche ufficiali anteguerra ai 32 milioni
dell’Istituto demografico dell’Accademia delle Scienze. Si sa comunque che i
russi sono sui dieci milioni, cifra che nessuno discute. In un quadro, anche
questo non discusso, di incredibile crollo demografico dopo il crollo dell'Urss,
dai 52 milioni accertati del 1993.
Ma poi, soprattutto, quanti ucraini
vogliono i missili atomici Nato contro la Russia?
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