martedì 25 febbraio 2025

Il silenzio dell’Ucraina

Spicca il silenzio dell’Ucraina, della popolazione, delle città, mentre si moltiplicano per i tre anni della guerra incontri e polemiche fuori del paese, in Europa, in America, all’Onu. Il presidente Zelensky non sarà al 4 per cento della popolarità come dice Trump, che lo vuole anche dittatore e attore mediocre, ma non c’è entusiasmo, non c’è mai stato, per questa guerra, solo rassegnazione.Tre anni che hanno visto centinaia di giornalisti in Ucraina, ogni giorno indaffarati in lunghi articoli sulle operazioni di guerra cui non assistevano, e sulla diplomazia attorno alla guerra, abominazioni, sanzioni, ma niente o poco (solo quache inviato americano) interessati alla popolazione.
Il silenzio degli ucraini è assordante – l’ossimoro è inevitabile. Parla Zelensky e nessun altro –giusto qualche letterato, che ha scoperto infine l’ucraino invece del russo (ucraino che si differenzia dal russo per la pronuncia). Tacciono gli altri politici, parla solo Zelensky, capocomico e prim’attore anche in guerra. Ogni giorno e più volte al giorno ma solo lui. E questo rende il silenzio generale tanto più cupo. Capi militari e ministri sono stati allontanati, ma senza una ragione. Molte le rimozioni per corruzione, di cui poi non si sa l’esito o la fondatezza.
La guerra del resto è scoppiata per un motivo non tanto popolare: eliminare l’elemento russo dall’Ucraina. Se il revanscismo nazionale contro l’impero russo è comprensibile, arriva però dopo due secoli e mezzo, quasi tre. Quando è praticamente impossibile sradicare l’elemento russo. Comunque inaccettabile, al di fuori di una mentalità tribale – che non è degli ucraini, non dei pochi che parlano. Si vede in Palestina, dove Israele, per quanto potente, ha difficoltà ancora dopo ottant’anni a sradicare i vecchi abitanti.
Nei paesi baltici lo sradicamento dell’elemento russo, lingua e persone, è stato accettato poiché si trattava di numeri non grandi. Mentre in Ucraina si tratta – si tratterebbe – di milioni di persone. Quanti non si sa, perché le statistiche demografiche dell’Ucraina ballano: si va dai 43 milioni delle statistiche ufficiali anteguerra ai 32 milioni dell’Istituto demografico dell’Accademia delle Scienze. Si sa comunque che i russi sono sui dieci milioni, cifra che nessuno discute. In un quadro, anche questo non discusso, di incredibile crollo demografico dopo il crollo dell'Urss, dai 52 milioni accertati del 1993.
Ma poi, soprattutto, quanti ucraini vogliono i missili atomici Nato contro la Russia?

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