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In cerca di un’alternativa all’atlantismo
In Germania, quale
che sia l’esito del voto il 23, verrà comunque in discussione dopo il voto, con
l’immigrazione, la guerra e la nuova delocalizzazione industriale, uno dei pilastri
del dopoguerra: l’atlantismo, la delega agli Stati Uniti della difesa di ultima
istanza, l’ombrello nucleare.
Questa scelta non
ha alternative. Non immediate. L’Europa è troppo divisa per organizzare una difesa
comune, e la Germania con troppi punti di crisi per dare una guida e comunque
un impulso. Ma la questione potrebbe orientare la formazione del nuovo governo,
che tutto lascia supporre sarà di centro-destra – di orientamento, anche se
parlamentarmente dovesse essere di Grande Coalizione.
Questa incertezza –
l’impossibilità di un ombrello nucleare alternativo a quello americano - accresce
portata e peso della crisi post-Ucraina. Bisognerà costruire un’alternativa.
Un esito paradossale
di questa guerra, che l’Europa ha subito, sarà di lasciarla sola. E forse di dover
cercare un avvicinamento con Mosca. Anche – paradosso su paradosso – militare.
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