Ombre - 760
Con l’IA che consente la
riproduzione di immagini e voci, dopo le prime truffe, come quella ai danni dei
ricchi amici del ministro Crosetto, la comunicazione tornerà al contatto, di persona?
Come un loop che di onda in onda nell’etere torna alla casella base, alla sua obliterazione.
Con gli onnipresenti Salvini,
Orbàn e Le Pen, le destre-destre europee si celebrano a Madrid. Si nominano
Patrioti, e s’impuntano sull’immigrazione. Si ritengono anche la parte vincente
dell’Europa, cosa che non sono. Ma sono indubbiamente in crescita. Non tanto loro,
ma tutte le destre, di varia affiliazione – compresi i centristi, che per tenere
le posizioni devono spostarsi a destra. Molte le cronache coloristiche, sull’umoristico-ridicolo.
Mentre il leghismo europeo è un fatto abnorme, storico: andrebbe studiato,
minimamente.
In Germania Cdu\Csu e Afd,
centro popolare (democristiano) e destra, passano una mozione parlamentare anti-immigrazione
illegale, ma poi non riescono a farne una legge – alcuni Popolari, q.b., non la
votano. Se non che al primo sondaggio successivo entrambi i partiti aumentano i
consensi, a due settimane dal voto. Nessuna meraviglia e poche righe in Italia.
Mentre la Germania, che è “tutti noi”, non è più la stessa, ha cambiato pelle e
cervello.
“Il Fatto quotidiano” può
vendere 300 pagine di “chat dei parlamentari, ministri e dirigenti di Fratelli
d’Italia” a dire del suo direttore “molto promettenti” – “il nostro bravissimo
segugio Giacomo Salvini che ha causato la chiusura della chat perforandola più
volte con i suoi scoop” ha raccolto di tutto. Si può anzi menare vanto di “perforare”
la corrispondenza. E suscitare l’invidia dei giornali “per bene”. Mentre è un
reato, accesso abusivo, violazione del segreto postale.
Il segreto postale non è un
segreto per i giudici poiché la violazione si fa a spese dei loro nemici
politici – anche se l’art. 616 del codice penale è semplice, è chiaro, ed è sempre
in vigore. Ma è un segno di barbarie - sì capisce che uno non vada più a votare,
se per farlo bisogna annusare le mutande degli altri.
La cosa più curiosa è che
il libro, sfogliandolo, è un’apologia, pagina dopo pagina, particolare dopo particolare,
di Giorgia Melon, “leader fredda”, dice il direttore-prefatore, “calcolatrice,
pragmatica, spregiudicata, ma prudente e pure leale”. Mai fascista. Una vesta
statista.
E non solo lei. “Chi
pensa che i Fratelli d’Italia siano perlopiù un esercito di mediocri e di
gaffeur, ne troverà la conferma. Ma poi scoprirà che non sono tutti yes-man e
adulatori del capo, anzi della capa: nelle chat gli scazzi si sprecano. E spesso
per questioni politiche, non personali o d’immagine”, etc.etc.
Anzi: “Fratelli d’Italia
è un vero partito vecchio stampo, forse l’ultimo” (sottinteso: rispetto al Pd social,
“telefonato”, di Schlein).
Più curioso ancora di
tutto è che il libro del “Fatto Quotidiano”, uscendo ora, mette in difficoltà non
Meloni ma Salvini, evidenziando tutte le giravolte da lui messe in opera nella
passata e presente legislatura. Solo per caso – Savini è vittima di “fuoco
amico”?
Elly Schlein che trova il
tempo e la voglia di discutere di “giustizia giusta” con Adriana Faranda, che
pure fu brigatista, parte attiva del sequestro Moro, e poi soltanto “dissociata”
(non più punibile ma senza l’obbligo di denunciare i complici), che cos’è? Un gesto
politico? Uno per la giustizia? Uno per sentirsi “de sinistra”?
Witold Banka, polacco,
presidente della Wada, agenzia antidoping, condanna Sinner, n.1 del tennis maschile,
prima del giudizio che la Wada è chiamata a pronunciare. Dopo avere appena
assolto Iga Natalia Świątek, n.,2 del tennis femminile, polacca. “Il clostebolo
non è trimetazidina”, spiega. E come no.
Ma una ragione forse c’è:
anticipa il giudizio di tre mesi perché ha scommesso contro Sinner, vuole
incassare presto?
Tre ore di attesa la
mattina per varie pratiche all’ambulatorio Apollodoro di Roma, gestito da Casagit,
la mutua dei giornalisti, e nessuno che leggesse o avesse comprato il giornale.
Tutti sulle cartelle mediche, è anche giusto, e sui cellulari.
Il ministro della Difesa di
Israele, Katz, ha predisposto un piano per l’evacuazione dei Palestinesi di Gaza,
“per tutte le destinazioni che indicheranno” – “in linea col piano del presidente
Trump”, che però non ha un piano.
Il ministro sa già le
possibili destinazioni: Spagna, Irlanda e Norvegia, Tre paesi i cui governi
hanno criticato la guerra israeliana a
Gaza. Anche questo già sentito, novant’anni fa. Mah!
I farmaci omeopatici, benché
non validati dall’Agenzia del Farmaco, sono detraibili dal fisco. I parafarmaci,
categoria a cui sono stati derubricati l’80 o 90 per cento dei farmaci, no.
Si temono i dazi di Trump,
minacciati, imposti, sospesi, rispettati, come fosse la fine del mondo,
paginate e paginate, illazioni, previsioni, commenti, come di cosa avvenuta e
già periclitante, mentre sono un’arma a doppio taglio, autopunitiva oltre che punitiva
– e per questo Trump è di fatto prudente. Mentre non si dice o non si sa che i
sussidi di Biden, delle sue tre leggi d’incentivazione, sono stati e sono molto
più “pericolosi”, molto distorsivi della concorrenza. È sempre “sinistra”
contro “destra”? Mancanza di un’elementare nozione di economia? Inutilità dell’opinione
pubblica?
I ministri (segretari)
nominati da Trump erano giudicati dai media inadatti o incapaci, a rischio conferma
da parte del Senato, ma tutti sono stati avallati, in alcuni casi con qualche voto
Democratico – compreso lo “stravagante” ultimo Kennedy. Ma questo non ha fatto
più notizia.
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