mercoledì 26 febbraio 2025

Ombre - 763

Fantastico a Istanbul. Mourinho, ora allenatore del Fenerbahce, a fine stracittadina col Galatasaray – una sorta di Roma-Lazio, o Milan-Inter – dichiara: “Voglio ringraziare l’arbitro. Dopo un clamoroso tuffo al primo minuto sulla loro panchina stavano già saltando come scimmie e se ci fosse stato un arbitro turco il mio giocatore sarebbe stato subito ammonito”. Un putiferio: Mourinho razzista, al patibolo. Bisogna dire : “Saltavano come galline”, o anche le galline sono verboten? Anche in Turchia, patria  come si sa dei diritti umani e civili?
Per inciso, il Galatasaray è sotto accusa per controllare federazione e arbitri – per il derby era stato chiamato un arbitro sloveno.  
 
Difesa, debito, si fa in Italia come se Merz, il nuovo cancelliere, facesse una rivoluzione, anzi l’avesse già fatta. Lui va veloce, sembra, perché è un avvocato d’affari e non un politico, ma il voto di domenica va in senso contrario: non grandi spese militari, più spese sull’economia. In più dovrà trattare con gli Stati Uniti di Trump l’ombrello difensivo americano – la continuazione dell’impegno, che a 35 anni dal crollo dell’Urss gli Stati Uniti non vogliono più pagare.

Niente dietrologie naturalmente, ma il fatto è che gli Usa si prendono le miniere ucraine, la Ue la ricostruzione e il mantenimento di ciò che resterà di Ucraina, nuovo membro della Unione a furor di popolo. E non per euforia da ubriachezza. Quella va tutta ai Grandi Piani per la Difesa, centinaia e migliaia di miliardi - anche se non si sa come.


Fra gli elettori più giovani in Germania, 18-24 anni, il primo partito è Die Linke, 24 per cento delle preferenze, il secondo l’Afd, 21 per cento. L’estrema destra è arrivata prima fino ai 69nni, con percentuali a scendere: 23 per cento tra i 25 e i 34 anni, tre punti in più, 26 per cento, tra 35 e i 44, poi il 21 per cento tra i 45 e i 59, e il 19 tra i 60 a i 69. Solo tra gli over 70 scende al 10 per cento.
 
Si sono recuperati 33,4 miliardi di evasione fiscale nel 2024. In un anno in cui il fisco ha incassato “regolarmente” 587 miliardi, cifra record, ben 43 in più rispetto al 223 – 160 in più rispetto alle tasse percepite nel 2019, l’anno prima del covid. Si paga molto, e si può anche far pagare chi non vuole, l’evasione non è invincibile – solo è conveniente, quando le tasse sono alte, vale il rischio.
 
A qualche settimana dal rimprovero solenne del vice-presidente americano Vance, libertario integralista, ancorché di destra, alll’Europa, rea di delitti contro la libertà, non una voce dall’Europa in risposta. Anche solo di contestazione, di critica. Piove sul bagnato.
 
Bassa crescita delle economie, soprattutto in Europa, e borse stellari, soprattutto in Europa. Soprattuto in Italia, per il “risiko” bancario, di banche che comprano banche, tre m&a multimiliardari in pochi giorni. Ma per farne che? Il gioco delle rivalutazioni, e dei superdividendi grazie alle supervalutazioni, non ha sostanza e non può durare. Qualche allarma? Qualche critica?
 
“Putin negozia con gli Usa ma il pacchetto di controllo delle sanzioni è in mani europee”, titolo (involontariamente) satirico del “Sole 24 Ore”. Perché ancora non si è capito, benché evidente, dopo tre anni, il disaccoppiamento tra Stati Uniti e  Europa nella guerra. Con gli Usa che forniscono gli armamenti comunque destinati alla sostituzione (adesso li hanno finiti), e l’Europa che si automutila con sanzioni boomerang – e continua a decretarne anche se Trump ha deciso la pace.
Nello stesso articolo il giornale spiega che le sanzioni europee hanno fatto solo bau-bau a Putin.
 
“Industria in calo da 23 mesi, ora cambiare rotta”, il presidente di Confindustria Orsini. Senza mai dire che, oltre al rallentamento indotto dalla Germania, il maggior partner industriale, l’Italia paga la malagestione di Fiat nel gruppo Stellantis – dalla filiera automobilistica dipende ancora l’ossatura degli indici industriali. La lamentela è giusto un avviso al governo, che sganci qualche “provvidenza”.
 
L’Europa continua a rispondere a Trump accusandolo di fascismo, per il saluto romano di Elon Musk, poi smentito, e di Steve Bannon, poi smentito. Non sa fare un altro passo dopo il 1945 – antifascista è pure l’estrema destra francese, ed è tutto dire.
Curiosamente, non c’è eco di questa bagarre nei media americani, pure furiosamente anti Trump, Musk, Bannon.
 
L’America era, un secolo fa, il paese meglio “organizzato” per il socialismo: una classe operaia forte e compatta, e una concentrazione forsennata della ricchezza. È diventata avamposto dell’anti-socialismo. Era anche disponibile al fascismo, al governo e in privato - Ford in testa, e Lindbergh, il trasvolatore  eroico. Ma poi l’ha distrutto con una guerra costosissima guerra.
 
Al vice-ministro Delmastro, che ai giudici che lo hanno condannato (alle giudici) imputa pregiudiziali politiche,  “Il Fatto Quotidiano” obietta che anche il Pubbico Ministero che lo voleva invece assolto è di sinistra. Semplice, no – la politica dei cronisti giudiziari è molto semplice? Ma non sanno che cos’è la giustizia politica.
 
Capita di assistere su Sky, pagando, a partite disastrose, l’una dopo l’altra, di un club molto titolato, anche per la proprietà, Angelli-Elkann. Trattato però con deferenza dai giornalisti e le testate sportive.  Anzi con apprezzamenti per l’allenatore Motta e il direttore sortivo Giuntoli. Hanno il miele?
Questo Giuntoli è uno che compra a caro prezzo e svende per niente, specie i vecchi stagionati e i campioni giovani. Con grosse provvigioni ai mediatori.
 
La Procura di Roma manda a processo il Napoli - del direttore sportivo Giuntoli, ora alla Juventus – per truffa sulle plusvalenze, sui calciatori Manolas e Osimhen. La giustizia sportiva non ci aveva fatto caso –l’avvocato Chinè un solo occhio ha, contro la Juventus  (che lui pensa sia ancora di Agnelli), per giustificare lo stipendio. Ma è una cosa seria?   
 
(Non) si condanna Sinner per una sostanza dopante contenuta in una pomata da 10 euro. Fermandolo per “soli tre mesi”, pur dichiarandolo innocente. Dopo un ano, o poco meno, di pettegolezzi, indiscrezioni, sospetti, odi. In Europa – il pettegolezzo made in Italy ha “conquistato” l’Europa  (l’America è stranamente fuori in questa stagione dalla fiera tennistica).
 
“Berlusconi vuole morire dem” era un post su questo sito il 24 luglio 2014. Inevitabile il richiamo  alla lettura delle riflessioni che la figlia Marina confida alla “Stampa” – non potendo\volendo sbarcare direttamente su “la Repubblica”, la voce del Pd?
Ci sta anche un matrimonio fra dinastie – in fondo anche Elkann è per metà nuovo arrivato. Politico naturalmente. E questo è tutto, altra politica non c’è.
Oh sì? Dopo Marina Berlusconi, che fa il piedino al Pd, l’ex fidanzata napoletana del babbo, che bastona Santanché. Ma, poi, nell’ordine delle cose, di una certa politica - come restare sempre in vetrina.

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