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giovedì 20 febbraio 2025

Oriana Fallaci contro Hollywood

Oriana Fallaci in America. Al culmine della carriera intervista Kissinger – che, pur sapendo il rischio che corre, non rinuncia a tanto onore. Ma qui agli inizi della carriera. Quando, cronista di mondanità per “L’Europeo”, il settimanale degli anni 1950, approfitta di un viaggio promozionale in America offerto da Alitalia, allora Lai, per intervistare Marylin Monroe. Il racconto di questa intervista impossibile, di giorni, e notti, frustranti in attesa, di intermediari e trucchi vari per arrivarci, sempre falliti, fa il successo del settimanale, e di Fallaci.
Nel secondo episodio è già in America, inviata o corrispondente, a Los Angeles, in un modesto motel, a ridosso di Hollywood, che è incaricata di raccontare per il settimanale. Ha l’idea di spiare i divi in chiesa la domenica, e li trova compunti, reattivi a ogni parola e gesto della liturgia, scrutinati anche lì dalle regine del pettegolezzo giornalistico, Louella Parson, Edda Hppper, Sheila Graham. Il giornalismo scandalistico la scandalizza. 
Assiste a un tranello che il direttore di “Confidential”, il settimanale principe del pettegolezzo, Robert Harrison, tende a Rock Hudson, fingendosene amico, per fotografalo col giovane uomo con cui ha appuntamento. Si infila alla festa annuale dei Cotten, Joseph Cotten e signora, molto esclusiva, dove i giornalisti non sono ammessi, e scopre che anche negli svaghi la vita dei divi del cinema dev’essere molto fredda. Scandalizza tutti alla fine buttandosi vestita in piscina – imitata dopo un momento da Orson Welles. Lei stessa è celebrata in America, Miss Fallaci, come regina del pettegolezzo.

Una megaproduzione, costumi, scene, arredi, paesaggi, compresa Manhattan sotto la neve, d’epoca, e molti esterni. Con la collaborazione alla regia di Alessandra Gonnella, che è anche una degli ideatori della serie, e Giacomo Martelli. Tra chiesa e festa si fanno sfilare celebrità a non finire, Sinatra, etc. Ma monotona. Una sorta di agiografia. Miriam Leone ha una sola faccia, nel modulo narrativo e anche nell’espressione – Oriana fuma e non fa nient’altro, guarda fisso l’obiettivo. Più teatrale, più mobile, la sue improvvisata amica americana che le fa da agente, Francesca Agostini, con più registri, perfino più battute.
Molto diversa, questa “Miss Fallaci”, da “L’Oriana” di dieci anni fa, di Marco Turco (Petraglia e Rulli), con Vittoria Puccini,  sulla vita piuttosto che sul mito Fallaci. Molto più vivace.
I primi due di otto episodi, di 50 minuti l’uno.
Luca Ribuoli, Miss Fallaci, Rai 1


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