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Pechino al sorpasso tecnologico
La primazia dell’innovazione
tecnologica è sempre a saldamente americana, ma Pechino avanza a grandi passi.
Mentre gli Stati Uniti, pur accrescendo in misura sostanziosa la spesa in ricerca
e sviluppo, vedono il loro ruolo ridimensionato nell’insieme degli investimenti
mondiali.
L’Ocse calcola che
dal 2015 al 2022 la spesa in Ricerca e Sviluppo della Cina è aumentata del 100
per cento, da 344 a 687 miliardi di dollari. Quella americana è aumentata del
50 per cento, da 507 a 762 miliardi.
L’Unione Europea
negli stessi anni ha accresciuto la spesa in R&S del 19 per cento, da 340 a
408 miliardi. Il Giappone del 9 per cento, da 168 a 180 miliardi di dollari.
La metodologia delle
rilevazioni statistiche in materia può variare notevolmente. La Commissione Europea,
p.es., calcola diversamente la spesa in R&S, dandola per il 2023 a soli 381
miliardi di euro – cifra pressappoco uguale se calcolata in dollari. Ma comuni sono le evoluzioni, la progressività degli investimenti.
Il Congressional Research Service americano conferma la tendenza
individuata dall’Ocse: la quota cinese sugli investimenti globali in R&S,
che era del 5 per cento ne 2000, era salita al 24 per cento nel 2020. La quota
americana si è invece ridotta, dal 40 al 31 per cento.
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