Ritorno a “Grand Hotel”, il fotoromanzo
Curiosa evoluzione della serie,
pure tratta dai racconti “veloci”, sapidi, di De Giovanni, verso “Grand Hotel”.
Che non si ricorda, ma era il genere fotoromanzo. Nei temi (amori contrastati per lo più, o indecisi,
problemi madre-figlia, i belli-brutti e i brutti-belli, e qualche maternità,
impossibile o non voluta). Ma più ancora nel linguaggio – dialoghi come
didascalie. E nelle stesse immagini: tagli, colori, inquadrature.
Ma non solo di “Mina Settembre”,
a ripensarci. Altre serie Rai 1 rasentano qesto richiamo. “Un passo dal cielo”
è solo un po’ più complicato come trame (e comunque è favorito dagli scenari),
ma il fondo è sempre quello. O le prime serie di “Lolita Lobosco”.
È una questione di domanda o di offerta
(pubblicità) - un passo indietro del pubblico, oppure della Rai?
Tiziana Aristarco, Mina Settembre,
Rai 1
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