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Se solo il fisco funzionasse
“Uccisa dal
marito, chieste le tasse sul risarcimento mai avuto”. Un errore? Sì, comune:
all’Agenzia delle Entrate funziona solo il software.
“Cartelle a 22
milioni di italiani”, a 22,8 milioni per l’esattezza, quasi 23, calcola la Cgia
di Mestre. Come a dire il fallimento dell’equità fiscale: l’Agenzia delle
Entrate non è in grado di
far pagare le
tasse. Se non a prezzo di 23 milioni di contenziosi, che non costano ai
presunti evasori – il costo è del ricorso, al resto ci pensa la giustizia.
E queste cartelle,
non saranno per pochi spiccioli – errori, ritardi, trascuratezze? No, il valore
delle cartelle non riscosse, il cosiddetto “magazzino fiscale”, tracima a 1.274
miliardi di euro, tre quinti di un anno di pil. Come se l’Italia avesse lavorato
un anno fino a Ferragosto per nulla.
Anche: col non
riscosso si poteva dimezzare – quasi – il debito, la grande palla al piede
dell’Italia fra tutti i paesi più ricchi. Liberare la finanza pubblica, dare un
indirizzo produttivo alla spesa, moltiplicare le risorse.
E pensare che il
problema è solo di gestione dell’Agenzia delle Entrate. Che è solo un occhiuto
cervello elettronico, bravo e incapace: sa tutto ma non sa riscuotere.
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