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venerdì 14 febbraio 2025

Ucraina, la fine annunciata

Non è un tradimento – o forse lo è, ma non dell’Ucraina – e non è un colpo di testa del “solito Trump”, il negoziato a due, Trump-Putin, per la “pace” in Ucraina. La politica americana ha delle costanti, sotto la diversa “immagine” (caratteri, linguaggi, priorità, anche fisicità) dei presidenti – i comandanti in capo. E la conclusione è in linea con quanto si sapeva – chi segue gli affari internazioali poteva sapere.
Questo sito se ne è occupato a più riprese. Il 6 maggio, per esempio,
http://www.antiit.com/2024/05/il-verso-senso-della-guerra.html
o a novembre del 2022, il 29
http://www.antiit.com/2022/11/secondi-pensieri-498.html
o il 19, “La guerra in Ucraina venticinque anni fa”
http://www.antiit.com/2022/11/la-guerra-in-ucraina-venticinque-anni-fa.html
Gli Stati Uniti non hanno interesse a inimicarsi la Russia, in un contesto globale. Tenerla sotto pressione sì, è una potenza nucleare, ma non inimicarla: questo è un fatto. Le presidenze post-1989 hanno oscillato, tra una sorta di appeasement (già Reagan era molto “vicino” a Gorbaciov) e la vecchia linea del “confronto”, della sfida. Si è arrivati perfino a invitare Putin ai vertici a Sette, e a discutere una qualche forma di avvicinamento della Russia alla Nato – e non per merito di Berlusconi. L’attacco ai russi dell’Ucraina all’origine della crisi, con le cosiddette rivolte di piazza, poi ingigantito da Zelensky, trovava forza in Biden, vice-presidente, ma contro il volere di Obama. 

Un altro fatto è che la Ue è nel gergo americano Fortezza Europa. È su questo sfondo che va letta la critica oggi a Vienna di Vance, il vice di Trump, economista e intellettuale, alla UE sulla libertà di opinione, e sul rispetto degli elettori - anche se di destra. La fine della guerra fredda ha dislocato i destini di Europa e Usa. L’idea di un’Europa grande potenza, con o senza l’ombrello nucleare americano, è sempre stata contrastata dagli Stati Uniti. Impotenti sul piano economico, prima e dopo la creazione dell’Euro, non ne hanno mai favorito, e spesso lo hanno contrastato, un ruolo politico internazionale. È in questo contesto che la guerra in Ucraina – che peraltro l’Europa poteva e non ha voluto\saputo prevenire – è stata combattuta con le sanzioni, con danni anche gravi (la recessione in Germania, ora al terzo anno, che è quanto dire dell’Europa tutta), solo dall’Europa. Che ora viene esclusa da ogni possibile esito.  
 

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