Ucraina, la fine annunciata
Non è un tradimento – o forse lo è, ma non dell’Ucraina – e non è un
colpo di testa del “solito Trump”, il negoziato a due, Trump-Putin, per la “pace”
in Ucraina. La politica americana ha delle costanti, sotto la diversa “immagine”
(caratteri, linguaggi, priorità, anche fisicità) dei presidenti – i comandanti
in capo. E la conclusione è in linea con quanto si sapeva – chi segue gli affari
internazioali poteva sapere.
Questo sito se ne è occupato a più riprese. Il 6 maggio, per esempio,
http://www.antiit.com/2024/05/il-verso-senso-della-guerra.html
o a novembre del 2022, il 29
http://www.antiit.com/2022/11/secondi-pensieri-498.html
o il 19, “La guerra in Ucraina venticinque anni fa”
http://www.antiit.com/2022/11/la-guerra-in-ucraina-venticinque-anni-fa.html
Gli Stati Uniti non hanno interesse a inimicarsi la Russia, in un contesto
globale. Tenerla sotto pressione sì, è una potenza nucleare, ma non inimicarla:
questo è un fatto. Le presidenze post-1989 hanno oscillato, tra una sorta di appeasement
(già Reagan era molto “vicino” a Gorbaciov) e la vecchia linea del “confronto”,
della sfida. Si è arrivati perfino a invitare Putin ai vertici a Sette, e a discutere
una qualche forma di avvicinamento della Russia alla Nato – e non per merito di
Berlusconi. L’attacco ai russi dell’Ucraina all’origine della crisi, con le
cosiddette rivolte di piazza, poi ingigantito da Zelensky, trovava forza in
Biden, vice-presidente, ma contro il volere di Obama.
Un altro fatto è che la Ue
è nel gergo americano Fortezza Europa. È su questo sfondo che va letta la critica oggi a Vienna di Vance, il vice di Trump, economista e intellettuale, alla UE sulla libertà di opinione, e sul rispetto degli elettori - anche se di destra. La fine della guerra fredda ha dislocato i destini di Europa e Usa. L’idea di un’Europa grande potenza, con
o senza l’ombrello nucleare americano, è sempre stata contrastata dagli Stati
Uniti. Impotenti sul piano economico, prima e dopo la creazione dell’Euro, non ne
hanno mai favorito, e spesso lo hanno contrastato, un ruolo politico internazionale.
È in questo contesto che la guerra in Ucraina – che peraltro l’Europa poteva e
non ha voluto\saputo prevenire – è stata combattuta con le sanzioni, con danni
anche gravi (la recessione in Germania, ora al terzo anno, che è quanto dire
dell’Europa tutta), solo dall’Europa. Che ora viene esclusa da ogni possibile
esito.
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