Calabria terremotata, e sempre subordinata
Il titolo Galasso ha preso a prestito da Corrado
Alvaro, dal saggio-conferenza “La Calabria” al Lyceum di Firenze nel 1931. Non
una condanna, o un giudizio amaro. Un riferimento alla natura “terremotata” della
regione, alla storia antica e sempre subordinata, alle utopie dei secoli passati e ai rifiuti\disdegni
della storia recente.
Lo storico – che con gli studi sulla Calabria,
specialmente d’archivio, si è formato – ha riunito qui saggi, articoli,
interventi su personaggi e questioni a sfondo calabrese. Anzitutto su altri “scopritori”
della Calabria: il geografo Lucio Gambi e gli storici letterati calabresi Augusto
Placanica, e nell’Ottocento Vincenzo Padula.
Il saggio più lungo è una
storia-valutazione della riforma agraria degli anni 1950. Con annotazioni sull’emigrazione
– continua, da fine Ottocento. Sul 1799 – e il sanfedismo. Sull’unificazione
nel 1860.
Giuseppe Galasso, Calabria, paese e gente
difficile, Rubbettino, pp. 320 € 15
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