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Dazi e destre, rieccoli
Si ritorna a dazi e contingenti come un secolo fa, poco meno, a partire
dal crac del 1929 e dalla Grande Depressione. E ai regimi autoritari, quanto
meno di destra. Il crac economico, come sempre, a partire dagli Stati Uniti, dall’economia
“libera”. L’autoritarismo in questo caso anch’esso americano, ma di origine,
natura e diffusione più europea.
Negli anni 1930 erano una ventina i regini autoritari in Europa, sulla
traccia aperta dal fascismo - o dalla rivoluzione bolscevica. Italia e Germania
naturalmente, e Portogallo e Spagna, e Austria, Baltici (Estonia, Lettonia,
Lituania), Polonia, Balcani (Ungheria, Jugoslavia, Albania, Romania, Bulgaria,
Grecia), la Finlandia, e la grande Unione Sovietica, comprensiva di Russia,
Ucraina, Bielorussia, e il Caucaso (Armenia, Georgia, Azerbaigian).
Oggi le destre europee non sono più “autoritarie”, sono tutte più o meo
costituzionali, ma sono di destra, almeno nell’opinione pubblica se non al
governo, una buona ventina dei 27 paesi dell’Unione Europea. Finlandia, Svezia,
Baltici, Olanda, Portogallo, Ungheria, rieccoli Serbia, Croazia, Grecia, Italia.
Con una forza crescente, e dominante nell’opinione, in Germania, Francia, Austria,
Romania.
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