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La guerra per il Canada e gli altri allargamenti Usa
Si accredita il Trump imperialista, che “vuole”, per ora, il Canada, la
Groenlandia e Panama come unamerican, contrario alla tradizione
americana. E invece le acquisizioni, per denaro o come semplici annessioni, sono
ciò che connota gli Stati Uniti nella storia, degli Stati e anche degli imperi
- compreso l’impero romano sul quale i padri della patria americana intesero
conformare il Paese.
Il primo passo fu l’acquisto della Louisiana dalla Francia, nel 1803. L’ultimo
l’acquisto dell’Alaska, dalla Russia, nel 1867 (per 7,1 milioni di dollari, che
oggi ne varrebbero 120).
La Louisiana del 1803 non era lo stato di oggi, ma poco meno di un terzo
degli attuali Stati Uniti, a sinistra del Mississippi, degli Stati Uniti originari,
dal golfo (ex?) del Messico su fino al Canada. Lasciando fuori la Florida un
alto, dall’altro i cosiddetti “territori spagnoli”, praticamente un altro terzo
degli Usa oggi, con gli attuali Texas, Nuovo Messico, Arizona, Colorado, Utah,
Nevada, California. Per sapere che cosa aveva comprato, il governo americano organizzò
una grossa spedizione di scoperta, la Lewis e Clark,1804-1806 - una spedizione
in pieno stile coloniale, con gente capace di leggere i quadranti, gente capace
d’intendere le lingue locali, gente in contato con altra gente un po’ più
avanti (le guide). La spedizione viene ritenuta ora l’atto di avvio della “corsa
al West”.
La Florida è stata annessa poco dopo, nel 1812, ufficialmente per far
fronte alle incursioni che da quel territorio gli indiani effettuavano negli Stati
Uniti. Nello stesso anno si fece guerra all’Inghilterra per il Canada. In questo
caso l’Inghilterra poté resistere, grazie alla flotta, e nel 1818 si fece un accordo
per definire il confine al 49mo parallelo. Ma gli Stati Uniti continuarono ad
allargarsi, anche con la forza, e sottrassero al Canada l’attuale Nord-Ovest, gli
stati Oregon e Washington - acquisiti formalmente nel 1846. Altri tentativi -
infruttuosi - di annessione del Canada si ebbero dopo la guerra civile, tra il 1865
e il 1870.
L’acquisizione dei “territori spagnoli” fu fatta a pezzi e bocconi nella
prima metà dell’Ottocento fa fatta senza pagare. Con incursioni di bande armate,
con l’introduzione di coloni, con la “difesa” dalle ostilità locali, degli indiani.
Per il Texas si dovette fare una guerra contro il Messico, conclusa nel 1845.
Nella guerra di Fine Secolo contro la Spagna, la splendid little war del
1898, avviata in seguito all’affondamento a Cuba della corazzata in
semi-disarmo “Maine” - un affondamento misterioso, forse un autoaffondamento - gli
Stati Uniti si presero Guam e Porto Rico, insieme con Cuba e le Filippine. Un’ondata
di rivalsa si suscitò in America “Remember the Maine! To Hell with Spain!”,
che portò alla “splendida piccola guerra” contro la Spagna. Cuba si proclamò
indipendente - ma fino al 1958 sotto protettorato americano informale. Le
Filippine resistettero variamente, e nel 1946 ebbero riconosciuta dagli Stati
Uniti l’indipendenza. Lo stesso anno le Hawaii, su cui gli Stati Uniti esercitavano
da vent’anni il protettorato politico-militare, si offersero a Washington, come
territorio americano - Pearl Harbour, che portò gli Stati Uniti alla guerra nel
1941, è nelle Hawaii.
George Washington vedeva i futuri Stati Uniti come “la creazione di un
impero”. E subito dopo la nascista, il liberale Jefferson ne auspicava l’allargamento
in quanto “impero della libertà”.
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