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lunedì 31 marzo 2025

La guerra per il Canada e gli altri allargamenti Usa

Si accredita il Trump imperialista, che “vuole”, per ora, il Canada, la Groenlandia e Panama come unamerican, contrario alla tradizione americana. E invece le acquisizioni, per denaro o come semplici annessioni, sono ciò che connota gli Stati Uniti nella storia, degli Stati e anche degli imperi - compreso l’impero romano sul quale i padri della patria americana intesero conformare il Paese.
Il primo passo fu l’acquisto della Louisiana dalla Francia, nel 1803. L’ultimo l’acquisto dell’Alaska, dalla Russia, nel 1867 (per 7,1 milioni di dollari, che oggi ne varrebbero 120).
La Louisiana del 1803 non era lo stato di oggi, ma poco meno di un terzo degli attuali Stati Uniti, a sinistra del Mississippi, degli Stati Uniti originari, dal golfo (ex?) del Messico su fino al Canada. Lasciando fuori la Florida un alto, dall’altro i cosiddetti “territori spagnoli”, praticamente un altro terzo degli Usa oggi, con gli attuali Texas, Nuovo Messico, Arizona, Colorado, Utah, Nevada, California. Per sapere che cosa aveva comprato, il governo americano organizzò una grossa spedizione di scoperta, la Lewis e Clark,1804-1806 - una spedizione in pieno stile coloniale, con gente capace di leggere i quadranti, gente capace d’intendere le lingue locali, gente in contato con altra gente un po’ più avanti (le guide). La spedizione viene ritenuta ora l’atto di avvio della “corsa al West”.
La Florida è stata annessa poco dopo, nel 1812, ufficialmente per far fronte alle incursioni che da quel territorio gli indiani effettuavano negli Stati Uniti. Nello stesso anno si fece guerra all’Inghilterra per il Canada. In questo caso l’Inghilterra poté resistere, grazie alla flotta, e nel 1818 si fece un accordo per definire il confine al 49mo parallelo. Ma gli Stati Uniti continuarono ad allargarsi, anche con la forza, e sottrassero al Canada l’attuale Nord-Ovest, gli stati Oregon e Washington - acquisiti formalmente nel 1846. Altri tentativi - infruttuosi - di annessione del Canada si ebbero dopo la guerra civile, tra il 1865 e il 1870.
L’acquisizione dei “territori spagnoli” fu fatta a pezzi e bocconi nella prima metà dell’Ottocento fa fatta senza pagare. Con incursioni di bande armate, con l’introduzione di coloni, con la “difesa” dalle ostilità locali, degli indiani. Per il Texas si dovette fare una guerra contro il Messico, conclusa nel 1845.
Nella guerra di Fine Secolo contro la Spagna, la splendid little war del 1898, avviata in seguito all’affondamento a Cuba della corazzata in semi-disarmo “Maine” - un affondamento misterioso, forse un autoaffondamento - gli Stati Uniti si presero Guam e Porto Rico, insieme con Cuba e le Filippine. Un’ondata di rivalsa si suscitò in America “Remember the Maine! To Hell with Spain!”, che portò alla “splendida piccola guerra” contro la Spagna. Cuba si proclamò indipendente - ma fino al 1958 sotto protettorato americano informale. Le Filippine resistettero variamente, e nel 1946 ebbero riconosciuta dagli Stati Uniti l’indipendenza. Lo stesso anno le Hawaii, su cui gli Stati Uniti esercitavano da vent’anni il protettorato politico-militare, si offersero a Washington, come territorio americano - Pearl Harbour, che portò gli Stati Uniti alla guerra nel 1941, è nelle Hawaii.
George Washington vedeva i futuri Stati Uniti come “la creazione di un impero”. E subito dopo la nascista, il liberale Jefferson ne auspicava l’allargamento in quanto “impero della libertà”. 

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