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venerdì 28 marzo 2025

La Resistenza “rossa” a Hitler

La storia di Hilde a Hans Coppi, incarcerati e condannati a Berlino a fine 1942 come membri dell’“Orchestra Rossa”, una rete di spionaggio in favore della Russia comunista durante la guerra. Lui impiccato il 22 dicembre, lei ghigliottinata il 5 agosto 1943 - avendo partorito il 27 novembre, l’esecuzione della condanna fu ritardata degli otto mesi previsti per l’allattamento al seno.
Coppi, tornitore, attore, figlio di comunisti, era stato fermato la prima volta a sedici ani, per aver volantinato al liceo il film “Cameratismo” di Pabst che celebrava l’amicizia franco-tedesca sullo sfondo della Ruhr occupata. Il figlio della coppia, Hans Coppi jr, è storico della Resistenza. Di molti campi di concentramento politici, e anche dell’“Orchestra rossa” di cui i genitori sarebbero stati parte, di Arvid Harnack e Harro Schulze-Boysen che l’avevano organizzata, con la moglie di quest’ultimo, Libertas. Sulle sue ricerche è in larga parte costruito il film.
Un raro film sulla Resistenza tedesca. Come per pareggiare l’unico altro, vent’anni fa, “La Rosa Bianca - Sophie Scholl”, sulla memoria cattolica della Resistenza, recuperata negli anni di Giovanni Paolo II.
La Germania non ha ha una festa della Liberazione. E ha poche memorie, ricerche, analisi sulla Resistenza, pur avendone avuta la più ampia e la più perseguitata che in ogni altro paese europeo, Italia e Francia comprese. Già nel 1933, a pochi mesi dall’ascesa di Hitler al cancellierato, un migliaio di campi di concentramento erano stati allestiti per i “politici”.
Andreas Dresen, Berlino Estate ‘42


P.s. - Sull’“Orchestra rossa” si trova un raro passaggio in Astolfo, “Non c’è anarchico felice”, pp. 385-387:
“Nipote del grand’ammiraglio Alfred von Tirpitz, Harro Schulze-Boysen fu membro a sedici anni del Jungdeutschen Orden, la lega giovanile nazionalista, antisemita, e due anni dopo ne fondò una sua, la Volksnationale Reichsvereinigung, di borghesi e agrari. Altri due anni e lanciava col periodico francese Plans un progetto d’unione economica europea a base collettivista, editava la rivista Der Gegner, l’oppositore, e organizzava incontri della gioventù rivoluzionaria europea. Hitler non ne apprezzò gli obiettivi, tra essi l’abolizione del sistema capitalista, e nel ‘33 fece chiudere Der Gegner e arrestare i redattori. Harro riemerge nel ‘35, a ventisei anni, con un circolo di artisti e funzionari che pubblica scritti antinazisti. E quando in guerra, tenente della Luftwaffe, ebbe accesso a documenti militari riservati, li passò all’ufficio informazioni dell’Urss, che fino al ‘41 restò aperto a Berlino. Finché non incontrò Anatolij Gurevitch, alias “Vicente Sierra”, alias “Kent”, agente sovietico a Bruxelles: il controspionaggio decifrò i sette dispacci radio nei quali i loro colloqui furono riassunti a Mosca, e i complimenti di Stalin. Il 31 agosto ‘42 Harro fu arrestato, il 22 dicembre impiccato, con la moglie Libertas.
“Per Montanelli storico Harro è “un intellettuale surrealista”. Per la Gestapo Harro e Libertas dirigevano la Rote Kapelle, l’orchestra rossa, di spie dell’Urss. Libertas Haas-Heye, che aveva sposato nel ‘36 il coetaneo e altrettanto bello Harro, era nipote del principe Philipp von Eulenburg, il consigliere fidato di Guglielmo II. Eulenburg era antimperialista, ma era stato compagno di giochi in gioventù a Capri e Taormina del kaiser e ne copriva le debolezze, anche sessuali – “Il cannone è quella cosa\ che in Germania s’è ingrossato,\ or lo trova esagerato\ anche il principe Eulenburg”, canterà Petrolini. Agevolmente i bismarckiani lo costrinsero a vita privata nel castello di Liebenberg, il monte degli amanti, in compagnia della moglie, la contessa svedese Auguste von Sandeln, alla quale aveva pur fatto sei figli. Maximilian Harden prima lo ricattò e poi l’accusò in vari processi di sodomia, Karl Kraus inutilmente lo difese da Vienna.
“Terzogenita dell’ultima figlia del principe, Libertas nacque a Parigi. Crebbe tra Parigi, Garmisch e Londra, la famiglia transumava col padre, il creatore di moda Otto Haas-Heye, bello anch’egli e ricco, per ultimo a Berlino, dove Otto diresse il Museo di Arti Applicate, nell’edificio in Prinz-Albrecht che poi sarà sede della Gestapo. Libertas si educò nei pensionati svizzeri, e al ritorno in patria nel 1933 si entusiasmò per Hitler, aderendo alla sezione nazista aperta a Liebenberg dal barone Rudolf von Engelhardt, un cugino acquisito. Ma per poco. Andò a Berlino, fu addetto stampa della Mgm, e sposò Harro. Nei sette giorni di libertà goduti in più rispetto al marito Libertas bruciò carte e foto, ma 126 amici di Harro furono ugualmente arrestati, per un terzo donne. “Courte et bonne” era stata sua divisa e filosofia di vita da ragazza, il titolo del romanzo di Marie Colombier, l’attrice amica e poi acerrima nemica di Sarah Bernhardt, motto del Reggente libertino di Francia dopo Luigi XIV.
“Con Harro e Libertas furono giustiziati tra i tanti Hans Coppi, Arvid Harnack, Rudolf von Scheliha, tutti nel carcere di Plötzensee. Coppi, tornitore, membro del gruppo di Wilhelm Schürmann-Horster, attore, che sarà scoperto dopo qualche mese, era comunista militante dai sedici anni, per aver visto al Liceo Cameratismo, il film di Pabst che celebra l’amicizia franco-tedesca sullo sfondo della Ruhr occupata. Sua moglie Hilde Rake ebbe la condanna e l’esecuzione ritardate fino a che, il 27 novembre, non partorì, in carcere, il loro unico figlio Hans. Harnack, economista, il cui nonno aveva innovato la teologia luterana di Fine Secolo, maestro di Karl Barth, negatore dell’Immacolata Concezione, la divinità di Cristo, la resurrezione dei corpi, l’esistenza del demonio, e il cui zio Ernst sarà tra le vittime della furia di Hitler dopo il 20 luglio, fu arrestato il 7 settembre con la moglie Mildred Fish, poche settimane dopo essere diventato Oberregierungsrat al ministero dell’Economia, direttore generale.
“Si dice che i tedeschi obbediscono e basta. Ma almeno cento-mila si ribellarono a Hitler in guerra, non tutti renitenti, una buona metà si batté con la Resistenza in Grecia e Jugoslavia, qualcuno all’Est. In Ita-lia non si può dire, ma la presenza tedesca nella Resistenza “ha raggiunto dimensioni ragguardevoli”, dice lo storico Battaglia: “In tutte le regioni del Nord, senza eccezioni, è dimostrata la presenza di tedeschi nelle principali formazioni partigiane” - lo dice in tedesco, in convegno, a Vienna. A Civitella d’Arezzo la polizia tedesca ha contato 721 diserzioni nel solo luglio ‘44. A diciotto anni membro dei Freikorp, e dal ‘37 del partito Nazista, Harnack, creatore con Friedrich Lenz della scuola di economia nazionale, aveva costituito un Gruppo di studio dell’economia sovietica, Arplan, per pianificare il futuro della Germania dopo il nazismo. Dal ‘41 collaborò con la rivista sovversiva Die innere Front e dal ’42 con i servizi segreti sovietici, ai quali spiegò nei dettagli la Soluzione Finale, sulla base delle notizie attinte al ministero degli Esteri da von Scheliha. Sua moglie, cittadina americana, filologa all’università di Berlino, condannata a sette anni, fu giustiziata tre settimane dopo. Von Scheliha, arrestato il 29 ottobre con la moglie, poi liberata, fu impiccato il 22 dicembre”.

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