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Niente figli, meno risparmio (meno immobiliare)
Fondi, polizze vita, fondazione fiduciaria, trust: le assicurazioni e il “private
banking”, i gestori di patrimoni, li muovono verso la filantropia. Anche loro nell’ottica
del “fine vita”, ma al fine di valorizzare i patrimoni: consigliano lasciti per
opere di bene. Perché la demografia in calo riduce fortemente le successioni
ereditarie. E allora, piuttosto che lasciare patrimoni inerti, contesi da parentele
dubbie e Stati inerti, consgliano di promuovere la filantropia – di beneficiare
enti di tutela sociale. È la novità che l’Aipb, l’associazione del “private
banking” dettaglia nel rapporto 2024.
Entro il 2040, calcola la F ondazione Cariplo, patrimoni per 88 miliardi
non avranno eredi, a causa della demografia carente, tra bassa natalità e prolungamento
della vita media. Fra cinque anni, al 2030, saranno senza eredi patrimoni per
21 miliardi. Un Fondo Filantropico Italiano è già nato per canalizzare le nuove
vie ereditarie.
La mutata demografia dovrebbe a breve influire sulle abitudini-attitudini
al risparmio, privilegiando la spesa per consumi. Per un’economia come quella italiana,
caratterizzata da una forte capacità\attitudine al risparmio privato, di cui
detiene il record mondiale (fino a qualche anno fa alla pari con le famiglie
giapponesi), è un cambiamento di ottica radicale.
Le ripercussioni si potrebbero avere già a breve, sull’immobiliare – le
seconde case, le case da investimento.
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