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Vigilare sui vigili
Al
Pantheon “continuano i bivacchi sugli scalini” della fontana, appena oggetto di
un un lunghissimo (un anno? due?) restauro. Lo stesso a
Trinità dei Monti, la scalinata, anch’essa restaurata, lungamente, una decina d’anni fa.
Non basterebbe un vigile, col fischietto? I vigili non lavorano alle ore dei pasti,
12-15 (cioè, come vuole la vulgata, in queste ore non ci sono, è nelle altre
che non lavorano).
Succede a Roma perché i vigili vi hanno uno statuto speciale? L’ex sindaco
Marino fu fatto rimuovere dai vigili, per mezzo del suo stesso intemerato partito,
il Pd, perché pretendeva di non pagargli lo straordinario notturno dopo le quattro
del pomeriggio. Mentre si vedono nel quartiere , invece che nelle strade commerciali,
dove si parcheggia liberamente in doppia fila da entrambi i lati, agli incroci,
sui marciapiedi, aggirarsi la mattina, dalle 8.30 alle 10, ora del caffè, per
le stradine residenziali, a contare i centimetri con cui un copertone fa ombra alle strisce pedonali, per in due, anche in tre, redigere la salatissima multa.
Ma poi si legge che un comandante dei vigili di Anzola ha ucciso con un
colpo di pistola alla tempia, nella sede del comando, una vigilessa sua amante
perché legata a lui da un “contratto di sottomissione sessuale” – questa la sua
tesi difensiva. E ciò succede ad Anzola, cioè a Bologna.
Vigili di quale urbanità? Se i Comuni hanno bisogno delle multe, non
bastano i multatori, a percentuale? Perché dobbiamo pure pagarli?
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