lunedì 28 aprile 2025

I sentimenti non si rubano

Una favola moderna, dell’accudimento. Doppiata da una nostalgica del com’eravamo. La donna che amorevolmente si cura di tre anziani, in vario modo problematici, con attenzione specifica per ognuno di essi, a tutte le ore in tutte le circostanze, e con fiducia reciproca, ha il vizio di sottrarre piccole, e grandi, somme agli assistiti. Per pagare il piano e le lezioni di piano al nipotino che sarà grande concertista, il piano è la sua passione, non smette di acoltare Rubinstein in cuffia vagando di casa in casa, e per abbuffarsi ogni tanto di ostriche. Un furto vero, di professionisti, fa scoprre l’inganno e la storiella bella si complica. Ma che cos’è un assegno falsificato a fronte dell’empatia?
La favola si doppia – si rafforza – nel confronto generazionale. I figli di tanta umanità, dove le coppie si compatiscono, e anzi si aiutano, fino allo stremo, ma non si dissolvono, non ne hanno più per se stessi: amare è scopare, i compagni migliori, nonché i figli, “non esistono”. Si rubano l’umanità.
Il tutto a Marsiglia, in un quartiere popolare dove la sola consolazione è il mare – ma dove i servizi sociali curano e pagano l’accudimento.
Guédiguian ha una cifra ormai distinta nel trattare i sentimenti comuni, materiali, piccoli, d’ogni giorno. Di personaggi non belli, non esteriormente. Ma diversamente belli nella recitazione.
Senza star, un film per pochi, in poche copie, in poche sale. Ma già film di culto per i critici, alcuni critici, e per chi ha avuto la ventura di vederlo.  
Robert Guédiguian,
La gazza ladra

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