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lunedì 7 aprile 2025

La valanga speculativa

Non si ferma il crollo mondiale delle Borse, dopo l’annuncio dei dazi di Trump. In tutto il mondo, in tutti i comparti. Una manovra ribassista vertiginosa, che ha avuto un successo strepitoso. In tutti i settori, Ict, banche, assicurazioni, utilities, più o meno pubbliche, automotive, siderurgia e metalli, tessile e abbigliamento, agroalimentare. Una speculazione senza precedenti, una valanga.  
Il cassettista non c’entra, rimane impietrito di fronte alla valanga. Non ci sono mai stati crolli a ripetizione del 5 e 6 per cento, per più giorni di seguito, per più settimane, sotto un cielo senza nuvole (fallimenti, recessioni, guerre), su tutte le piazze indifferentemente, in nessuna crisi pregressa. Oggi si può, sull’effetto mediatico. E scontare l’opinione controversa del nuovo-vecchio presidente americano è una manovra agevole.
Ma se il cassettista non si muove, che speculazione è – è il “parco buoi”, il piccolo risparmiatore, che paga i movimenti violenti di Borsa? S’incassa l’ipervalutazione dei corsi degli ultimi anni, specie nei settori finanziario (banche, assicurazioni) e tecnologico, senza rapporto col sottostante, e si resta liquidi – presto il motore ripartirà.
 

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